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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Vincenzo Marini Recchia
Una rana strana: è vaccinata contro gli scorpioni

24/8/2019 - 20:48


       Una rana strana: è vaccinata contro gli scorpioni

 Di Maio ha governato il paese 14 mesi con Salvini. Male. L’economia è bloccata. Le tasse aumentate.

Salvini in questi mesi ha accresciuto enormemente il proprio consenso elettorale. Al punto tale da poter fare cappotto in eventuali elezioni. Programma politico e ispirazione culturale di Salvini sono il nazionalismo sovranista e filorusso, la xenofobia, il razzismo, l’omofobia, l’antieuropeismo.

È un ladro sentenziato ed è sospettato di alto tradimento. Il progetto di Salvini di aprire la crisi del governo e andare rapidamente a nuove elezioni è stato sventato da una provvidenziale e lucida iniziativa di Matteo Renzi.

Giuseppe Conte al Senato si produce in una demolizione politica di Salvini, incentrata sulla sua inaffidabilità democratica, con l’enumerazione di accuse che ha anche il pregio politico di una obiettiva critica dell’alleato maggioritario, cioè del movimento che lo ha indicato premier.
La crisi parlamentare si avvia nel suo naturale sviluppo costituzionale. Una maggioranza che metta in sicurezza il Paese è possibile solo con il PD.
 Per un movimento con pilastri polemici nel pdiotismo, nel bibbianismo e nell’antirenzismo deve essere un risveglio durissimo. Così come per un partito, che per metà aveva minacciato la scissione nel marzo, quando la gran parte della maggioranza che sostiene Zingaretti voleva andarci a nozze subito, non è un boccone da mandare giù con facilità.

 Hic Rhodus hic salta*

 Un gruppo dirigente che si rispetti serve esattamente a questo: a valutare vantaggi e svantaggi ma non per la propria sussistenza bensì nell’interesse del paese, del suo sistema democratico, delle sue alleanze internazionali, della sua rilevanza economica. Un crinale delicatissimo, con la natura stessa dell’interlocutore, non abituato e processi di decisione mediati da gruppi dirigenti stabili, a pretendere pazienza da chi si è sacrosantamente assunto il compito di dare una soluzione ragionevole a una delle crisi parlamentari più drammatiche della storia italiana.
Il nemico invece, a destra e a manca, è l’uomo che sta tentando di traghettare gli scorpioni. L’uomo, non la rana. Il leader europeo con il profilo da statista assieme a Mattarella che le istituzioni italiane hanno in questo momento.

“Sì, ha bloccato Salvini ma ha ridato centralità al M5S messo all’angolo.

”A questi campioni dell’intelligenza politica, che imperversano nella penisola, vorrei ricordare che la centralità ai penta stellati, in questo Parlamento, l’hanno assegnata il 32,7% degli elettori.

 Renzi, semmai, li ha messi di fronte alla responsabilità di scegliere - perché questa è la sola scelta che hanno oggi - tra un governo per mettere in sicurezza l’Italia - che è un’assunzione di responsabilità mica male rammentando i tanti cantori della civilizzazione dei barbari - o il governo pagliacciata del caos con Di Maio premier e Salvini ministro dell’interno.

Cari ossessionati da Matteo Renzi, fatevene una ragione: al voto non si andrà e la rana, pardon, il leader fiorentino ne uscirà due lunghezze avanti a tutti in entrambi i casi.

 
hic Rhodus hic salta*
(latino, qui è Rodi, qui salta), frase tradotta dal greco e tratta da una favola di Esopo, in cui l'autore, rivolgendosi a uno spaccone che si vantava di aver spiccato un altissimo salto nell'isola di Rodi, lo esortava a ripetere l'impresa in qualunque momento e in qualunque luogo, per provarne l'autenticità. Tale espressione, divenuta proverbiale, si usa ancor oggi per mettere in ridicolo i millantatori e smitizzarne le vanterie.


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