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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Che tempo che fa - di Michele Serra
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di Fernando Bezi
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Mazzarri e Boggi (Lista Boggi Sindaco)
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di Bezzi Fernando - 2025-04-17bezzifer
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Renzo Moschini
La gestione dell’ambiente e le competenze

26/8/2019 - 12:57



E’ in corso una vivace e interessante discussione tra gli ambientalisti sulle competenze professionali in relazione alla gestione soprattutto dei territori protetti, parchi e affini, che merita attenzione.
A innescarla sono state alcune nomine di direttori e presidenti di parchi e aree protette di forestali del CFS che secondo alcuni sono di per sé  sufficenti a garantirne la validità e l’efficacia. Insomma un marchio  che da solo ci garantisce i buoni risutati. Molti autorevoli e  prestigiosi ambientalisti del Gruppo dei 30 e non solo, lo contestano non negando naturalmente al CFS professionalità e competenze, ma considerando insostenibile questa mitizzazione.
Il ruolo del CFS dopo essere stato ’militarizzato’ ha dovuto affrontare naturalmente non pochi nuovi problemi che per molti versi restano irrisolti e che comunque ne hanno scombinato e complicato l’attività. Continua a creare problemi, ad esempio, il fatto che l’operato del CFS continui ad essere gestito dal ministero mentre il parco presso cui opera non ha alcuna possibilità di dire la sua. In ogni caso questo non può e non deve indurre a  considerare l’appartenenza al CFS di per sé in grado  di garantirne le necessarie competenze. Perché sappiamo che non è così. Il Gruppo di San Rossore sta lavorando ad un nuovo libro sulla situazione dei nostri parchi che uscirà a settembre. Dai contributi già raccolti risulta evidente che specialmente in alcuni territori anche molto importanti sotto il profilo ambientale e forestale le politiche di gestione e pianificazione vanno tutt’altro che bene. D’altronde che oggi manchi una politica nazionale in grado raccordare parchi e aree protette a partire dal ministero dell’ambiente è cosa nota e il nostro libro lo confermerà.
Il CFS e il suo ruolo deve perciò rientrare a tutti gli effetti in questa partita nazionale  ed europea, la sola che può garantire un futuro all’ambiente e anche  ai parchi.
Renzo Moschini
 

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