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A volte ci soffermiamo ad ammirare le bellezze naturali, rimanendo meravigliati di fronte alla capacità della Natura di creare ambienti, paesaggi, scorci fantastici.Soprattutto se facciamo poi il confronto con l'attitudine umana a distruggere, depredare, sfruttare qualunque luogo.Ma a volte, così come succede nell'arte, anche per l'ambiente l'uomo può creare meraviglie che poi diventano parte della Natura. 
Nel nostro territorio abbiamo un esempio davvero eclatante di tale capacità umana, il bosco di Migliarino

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Sul finire del giorno
s'attenua anche il bollore
e il crepuscolo
benefico mediatore
occhieggia alla sera
con lo sguardo
carico d'amore
Gli ultimi .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Vincenzo Pino
Il nuovo momento di Zingaretti sullo sfondo di Berlinguer

1/9/2019 - 20:38


Il nuovo momento di Zingaretti sullo sfondo di Berlinguer

Interloquisce ora con Grillo e lo incoraggia a non stancarsi in questa sua battaglia a sostenere il tentativo di governo giallo rosso, Nicola Zingaretti.

Ha sostituito il vecchio schema del confronto esclusivo tra forze politiche e si è dato una veste più istituzionale, stabilendo un raccordo diretto con Conte, dopo aver fissato per una settimana una pregiudiziale nei suoi confronti.
Forse questa esperienza è servita a Nicola a volgere lo sguardo oltre l’insegna della “ditta” ed a capire che non è solo l’equilibrio interno al Pd o qualche punto percentuale in più nei sondaggi, a determinare il suo orizzonte politico.

Nella vicenda della crisi, dopo una prima tentazione ad andare ad elezioni anticipate in sintonia con Salvini per riprendersi il controllo del gruppo parlamentare, è andato in direzione opposta. Lavorando così per una intesa che lo metteva in sintonia non solo con Renzi, ma anche coi padri nobili della sinistra, a cominciare da un certo Prodi, passando poi per Veltroni e D’Alema.
In questo suo tentativo, paradossalmente, si è ritrovato, una volta definita la linea politica, Renzi. 

Anche se il Pd ha dovuto subire la defezione della migliore carta giocata per le Europee, quella di Calenda.

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