Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
Marco Travaglio è diventato renziano, l'elogio in prima pagina sul Fatto: "È stato il più lesto di tutti"
Marco Travaglio è un po' come il Movimento 5 Stelle: va dove tira il vento. E adesso che i grillini sembrano aver definitivamente chiuso con i leghisti, il direttore del Fatto Quotidiano non perde l'occasione per elogiare Matteo Renzi.
"Renzi, di cui siamo tutti fuorché dei fan, è stato il più lesto a drizzare le antenne e a tradurre il nuovo senso comune in una proposta che, grazie al ricatto sui gruppi parlamentari di sua stretta fiducia (anzi, nomina), ha spostato il Pd dall'opzione elezioni all'opzione governo giallo-rosa. E Grillo, che da 12 anni tentava di aprire un dialogo anche sgangherato con il centrosinistra e ne veniva regolarmente respinto, ha riscoperto la voglia di fare politica, accompagnando per mano la sua Armata Brancaleone".
Travaglio, nel suo editoriale, esulta per la posizione di Salvini che, con il nuovo governo giallorosso, potrebbe finire all'opposizione: "Salvini, che pure ne è sempre apparentemente circondato, ha commesso proprio lui questo errore: a un certo punto, ubriaco di voti inutili (quelli delle Europee), di sondaggi, di like e di yesman, ha iniziato ad ascoltare soltanto se stesso, e si è dannato.
Ha aperto una crisi in pieno agosto che nessuno ha capito, nemmeno tra i suoi, anche perché lui non l'ha mai spiegata. Ed è finito come la rana della fiaba antica, quella che si gonfia, si gonfia, si gonfia fino a scoppiare da sola". Date a Cesare quel che è di Cesare, il direttore spalleggia anche Di Maio che sì "ha fatto degli errori", ma che ha comunque "fatto la scelta giusta "sacrificando se stesso".
Peccato però che Travaglio abbia dimenticato che l'infelice matrimonio tra Pd e M5s si sfida tutto sulle poltrone e in testa a questa battaglia c'è proprio il capo politico dei Cinque Stelle. Di Maio si era abituato bene con la Lega che gli aveva concesso quattro ruoli differenti (ministro del Lavoro, dello Sviluppo economico, vicepremier e leader del Movimento), ad oggi però le cose stanno diversamente. Il pd è più tirchio di quanto pensasse.