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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Ritorno al futuro.

5/9/2019 - 21:59

Ancora libellule, ma sempre diverse, lasciamo gli stornelli e ritorniamo agli haiku.

 

Ecco il mio:

Lilla e bella,
bella e gialla,
sei dello stagno stella.
 
Mi sono domandato se nella enorme massa di questi piccoli componimenti vi fosse un accenno al “mio-nostro” insetto.
E chi se non il maestro Matsuo Basho?

Matsuo Basho  (Ueno, 1644 – Ōsaka, 28 novembre 1694) è il più grande poeta con la passione degli haiku (quei tre versi di 5-5-7 sillabe nei quali vi siete molte volte cimentati). Nella sua breve vita ne ha scritti migliaia, come migliaia i chilometri che ha percorso in tutto il Giappone alla ricerca di nuove emozioni. È stato prima samurai, poi monaco zen e infine solo viaggiatore e scrittore. Andava da un paese all’altro con una tale velocità che tutti pensavano che fosse un ninja.

Io lo amo perché inseguiva i pleniluni e si lamentava perché i più significativi per il suo spirito erano spesso offuscati da scure nuvole.

Passiamo ora in Italia

Toti Scialoja, all'anagrafe Antonio Scialoja (Roma, 16 dicembre 1914 – Roma, 1º marzo 1998, da famiglia napoletana), è stato un pittore e poeta italiano. È stato definito artista originale e poliedrico. Dopo un periodo espressionista, si è orientato verso un linguaggio pittorico astratto-concreto con una forte carica materica. Dal 1961 ha iniziato un'attività originale di poeta, dedicata in parte ai bambini, creando nonsense e limerick e illustrando le sue stesse poesie. È stato docente e direttore dell'Accademia di belle arti di Roma, dove ebbe come allievi molti artisti contemporanei, quali Mario Ceroli, Pino Pascali e Jannis Kounellis.
I nonsense, anche se la parola sottintende qualcosa di sciocco, sono libere poesie, ma con una stretta rima e non tanto facili da comporre.
Il limerick è un breve componimento in poesia, tipico della lingua inglese, dalle ferree regole (nonostante le infinite eccezioni), di contenuto nonsense, umoristico o scapigliato, che ha generalmente il proposito di far ridere o quantomeno sorridere.

Quella che segue è una traduzione in italiano dall'originale inglese di autore anonimo:

Il limerick punta sull'anatomico 
con riso in spazio economico
ma i migliori concepiti 
spesso non son puliti 
e il pulito non è sempre comico 

Un limerick è sempre composto di 5 versi, di cui i primi due e l'ultimo, rimati tra loro, contengono tre piedi e dunque tre accenti (stress), il terzo e il quarto, a loro volta rimati tra loro, ne contengono solo due. Le rime seguono dunque lo schema AABBA. Nel limerick più comune il primo verso deve sempre contenere il protagonista, un aggettivo per lui qualificante e il luogo geografico dove si svolge l'azione, mentre i restanti versi sintetizzeranno l'aneddoto e nell'ultimo verso (solitamente) viene richiamato il protagonista, magari definendolo meglio. Le origini del limerick sono assolutamente ignote e per quanto vi siano numerose ipotesi nessuna ricerca ha mai scavato nelle radici di questo licenzioso componimento. È ritenuta certa la produzione di versi nonsense.
Secondo l'Oxford English Dictionary (già nel 1898) il limerick proviene dalla tradizione di riferire versi nonsense ai matrimoni. Questa spiegazione è tuttavia considerata confusa e poco attendibile, mentre le altre numerose ipotesi discordanti non aiutano. Più semplicemente si può dire che il limerick era conosciuto con il suo nome già a fine ottocento. Un grande scrittore di limerick, da taluni consideratone l'inventore, è Edward Lear, autore di diversi nonsense nella seconda metà dell'Ottocento.
Oggi il limerick viene spesso usato per scopi satirici, per esempio (marzo 2016, sulle vicende del Cardinal Bertone e il suo appartamento romano):

 

Un tale prelato Bertone

Voleva un grand'alloggione.

A pagarlo ci fu

Il Bambino Gesù

- ché prelato beato, Bertone!


Questo il nonsense di Scialoja

Una libellula

mi canterella:

“Trallerallibe

trallerallulla

la bile è lilla,

labile è il nulla,

abile o molle

libo a chi balla

. Lo stagno pullula!

Tra queste bolle

che fai di bellulo?

e questo un haiku di Matsuo Basho

 A un peperone

aggiungete le ali:

una libellula rossa.

 

(stanotte mi sognerò i limerick!)

    
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14/10/2019 - 9:09

AUTORE:
Pimpa

Volano due bei droni vitali
azzurro e giallo hanno le ali
giocando vanno in perlustrazione
delle acque lacustri: ricognizione
danza amorosa oppure sponsali?!