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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
Nulla obbligò a buttar giu il Conte 2, se non la .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Renzo Moschini
GOVERNO NUOVO:PROBLEMI VECCHI

6/9/2019 - 13:08

GOVERNO NUOVO:PROBLEMI VECCHI


Già con il vecchio governo Conte,  Salvini ne denunciò l’operato per i suoi troppi NO che avrebbero impedito opere etc. Non fu difficile dimostrare che molti di quei no riguardavano interventi di cui aveva bisogno l’ambiente a partire dall’abusivismo contro cui il governo non aveva fatto niente e che continuava a sfregiare l’ambiente e il territorio. Non parliamo poi di ambiti come quello del parchi e delle aree protette dove nonostante buone leggi  il governo non provvedeva neppure a nominare presidenti, direttori e via rovinando.

Aveva cominciato a pensarci il ministro Costa ma il governo aveva altro a cui pensare. Che Costa sia stato confermato ministro all’ambiente è perciò una ottima decisione per un governo che ha posto l’ambiente tra le sue scelte più importanti e qualificanti. Se ci fosse bisogno di una conferma basta guardare  ai dati forniti in questi giorni sulla situazione dei territori terremotati. Pochi progetti malgrado i finanziamenti disponibili, in più casi non si è messo neppure mano a progetti così anche i finanziamenti non possono essere utilizzati.
Insomma il nuovo governo dovrà finalmente ripartire sulle politiche ambientali se vogliamo che il pianeta abbia un futuro.
Ma qui forse vale la pena aggiungere qualche considerazione sulle novità di un contesto di cui non solo il governo deve oggi tener conto.
La maggiore e più impegnativa novità è che le politiche ambientali devono riuscire a connettere aspetti che spesso anche la legge separa come avverrebbe  con quel regionalismo di cui si parla e si discute.
Abbiamo fatto cenno ai parchi di cui pochissimi oggi hanno un piano pur previsto dalla legge. Un problema -certamente non il solo- è come rapportare i territori protetti con gli altri contigui dove spesso si svolgono attività produttive e sociali con le quali ci si deve confrontare  e collaborare.
Gli assetti istituzionali sono anch’essi decisivi. Il rapporto Stato–Regioni non ha mai trovato la quadra per i continui ritorni centralistici ; vedi anche Referendum. Ma anche il rapporto tra gli enti locali non se la passa bene. Delle province restano le ombre dopo la legge Delrio. I comuni –anche quelli che si unificarono anche per ragioni di  cassa credo restino in attesa delle promesse non mantenute. Al nuovo governo e ai nuovi ministri non mancano insomma di cose da fare presto  e bene.
Renzo Moschini

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