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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Eh? Enotera? Enagra?

13/9/2019 - 13:51


L'Enagra comune (nome scientifico Oenothera biennis L., 1753) è una pianta alta oltre un metro, dai vistosi fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Onagraceae.
Anche se il genere è originario dell'America settentrionale è opinione di Sandro Pignatti che l'”Enagra comune” si sia originata in Europa (in effetti la coltura di questa pianta è attestata nell'”Orto Botanico di Padova” fin dal 1612).

La denominazione Oenothera è stata introdotta da Linneo nell'anno 1735 accostando due radici greche: oinos (= vino) e thèra (= desiderio) che letteralmente potrebbe significare “desiderio di bere il vino”; altri testi giustificano il nome col fatto che anticamente la radice veniva usata come additivo aromatizzante nella preparazione di alcuni vini.


Veniamo alle “nostre” enotere. Qualcuno avrà notato, sui cigli delle strade, delle piante (erbe) alte con un ciuffo di fiori gialli.
Sono loro. I fiori fioriscono verso la fine dell’estate, hanno la caratteristica di aprirsi la notte per (ma guarda la Natura!) dar da mangiare alle farfalle notturne, dato che gli altri fiori  in quelle ore sono chiusi.

Per “quel qualcuno”: sono quattro o cinque sulla strada Migliarino-Nodica, sono in sei o sette sulla via del mare all’incrocio Via Isabella, sono una cinquantina sullo svincolo della nuova Aurelia per Torre del lago-Mare e sono in migliaia nei campi della Tenuta Borbone sulla strada che, a destra dopo il cavalcavia della ferrovia,  va a Viareggio.

 

Perché tante così?
Hanno la radice commestibile, ma non certo da farne due ettari, e allora resta soltanto, togliendo la possibilità che siano terreni incolti e colonizzati, che sia per la produzione del “famoso” olio di enotera che si estrae dai semi e che, dice, sia un toccasana per la pelle femminile e per i dolori da mestruazioni.
Speriamo sia questa ultima, sia per avere compagne più  tenere di fuori e senza fastidi di dentro. Sarebbe anche  una nuova opportunità per una piccola industria a costo zero per la facile propagazione della pianticella.

Ancora pochi giorni e i fiori appassiranno, poi si vedrà.

    
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14/10/2019 - 21:31

AUTORE:
dubbioso

Strano stranissimo il campo giallo,
i semi servon per curare un callo?
Fatto domande sulla “fienagione”,
ma ancora non riesco a farne ragione
e di sicuro è un grande giallo!

14/10/2019 - 9:34

AUTORE:
Pasubio

Un campo intero di enagra mi pare strano
mi sa che a qualcuno è scappata di mano.
Troppi fiori gialli per nutrire farfalle
forse è una prova di coltivazioni gialle
e non mi piace: ma anche a te pare strano!