Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
In pochissimi giorni la foce del Serchio ha avuto cambiamenti da documentari GEO e ammirati da decine di visitatori occasionali, anche stranieri, da fotografi locali e non, mentre altri con una visione giustamente nera e preoccupante: i pescatori professionisti locali.
Di fronte alla punta del muraglione avete visto tutti che lì la bocca era spinta verso destra da una “puppona” di sabbia che ha ospitato per tutta l’estate un paio di ombrelloni con famiglia che sembrava fossero i guardiani addetti alla riscossione del passaggio di decine e decine di villeggianti che “osavano” e “godevano” del guado del fiume.
Poi l’ultima mareggiata ha spinto le acque del Serchio verso la pineta, sempre più con violenza e il fiume ha cominciato a mangiare la riva erodendola in una maniera tale che l’enorme massa di sabbia che scivolava, complici i reflussi delle onde, si spostava riammassandosi poco più a sinistra, fra il nuovo corso del Serchio e il rigurgito delle onde, formando una barra sempre più alta e lunga.
La nuova foce ora era lontanissima dal muraglione, con una profondità di massimo mezzo metro, impercorribile dalle barche dei pescatori e da questo la loro preoccupazione. Già si stava preparando una squadra per riaprire una nuova Bocca, a mano e vanga, come successe una quindicina di anni fa…poi, una notte, come nelle novelle, il mare è calato e la nuova “piatta” a permesso al Nostro di trovare un “buchetto” e, rodi rodi spingi spingi, la Bocca si è ricostituita nello stesso punto dello scorso mese. Ora quella barra interrotta è un grosso isolotto già occupato ieri da curiosi e bagnanti, il braccio corto del fiume è un nuovo ramo del Serchio con una piccola foce, ma l’uscita in mare è ancora impedita alle barche, sia nella prima che nella seconda foce.
Sembrerebbe che ora, da un momento all’altro, tutto si ristabilisca, ma è sorto un altro grave problema. Di fronte alla foce “ufficiale”, alla punta del muraglione, si sono rotte le gabbie di rete che facevano da contenimento a una gran massa di pietre e pietroni e queste sono tate trascinate fino a metà del fiume (qui chiamarlo fiume è una forzatura data la piccolezza dell’alveo) impedendo il transito se non rasente la riva sinistra. Quando il mare avrà spostato le sabbie, le pietre saranno ancora lì!