Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Le nuove competenze Stato, Regioni, Enti locali
Ci avviciniamo alle elezioni regionali anche in Toscana mentre stato, regioni ed enti locali hanno avviato un processo di riforma istituzionale che dovrebbe incidere notevolmente sul ‘governo del territorio’.
Il tutto ha preso le mosse dal ‘regionalismo differenziato’ di cui però e per fortuna si sta evitando però quella connotazione originaria che voleva accentuare una separazione stato-regione che tanti danno avrebbe procurato al paese.
Gli incontri di questi giorni tra i ministri Boccia e De Micheli con vari presidenti di regione Zaia, Bonaccini e Rossi hanno confermato questa importante ‘correzione’ di tiro.
Dopo la legge del 2001 che come è stato detto aveva ridotto il ‘governo del territorio poco più di un guscio vuoto, non raccordando di più e meglio centro e periferia ma separandolo ulteriormente non si sarebbe potuto più in alcun giustificare e avallare un simile scelta.
Cambiare rotta tuttavia non sarà nè semplice né tanto meno facile.
La materie su cui le regioni hanno chiesto un passaggio di competenze sono numerose e sono come per la Toscana un diecina e sulla specificità delle condizioni dovranno ‘essere sentiti’ anche gli enti locali ossia i comuni e non le province ormai KO.
Si parla specificamente anche di città e non solo in Italia. Su molte materia come è stato detto i confini istituzionali sono molto ‘fluidi’ e vari contratti come ‘paesaggio’ e ‘fiumi’ ,ad esempio, condizionano a loro volta la pianificazione territoriale specialmente oggi volta -come ha detto Enrico Rossi- al miglioramento ambientale. Insomma piani sovracomunali; pochi e sbilanciati a favore del centro.
Insomma si è aperta una fase non solo elettorale, nella quale le istituzioni, tutte e le forze politiche e il modo della cultura sono chiamate ad una prova dove non possono fallire di nuovo.
Renzo Moschini