Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Buone notizie per Cisanello e il Santa Chiara
Ceduta l'area del Santa Chiara diventerà un vero quartiere PISA.
Nella bellissima area alle porte di Piazza dei Miracoli, quella del Santa Chiara, sorgerà dunque un vero e proprio nuovo quartiere del centro con abitazioni, negozi, uffici pubblici e privati e strutture ricettive. In pratica, tutto ciò che è possibile trovare in un quartiere cittadino, esclusa però la grande distribuzione. Il contratto di costruzione e gestione dell'area, così come sancito dalla firma di venerdì scorso, avrà una durata di quattordici anni.
Specifica ancora la consigliera regionale Alessandra Nardini: «Si tratta, in questo momento, dell'appalto più grande in Italia per volume e complessità e voglio sottolineare come sia interamente coperto da fondi pubblici tra Azienda ospedaliera, Regione e Stato. Da parte della Regione si tratta di un obiettivo da sempre considerato come irrinunciabile e sul quale sono state investite ingenti risorse. L'ente Una veduta dell'area del Santa Chiara regionale, infatti, ha sempre creduto moltissimo nella qualità e strategicità della sanità pisana, nell'altissimo livello professionale di tutto il personale che vi lavora e nel rafforzare il ruolo che Cisanello si è conquistato in questi anni.
Pisa avrà finalmente l'ospedale che merita, diventando sempre di più un polo di riferimento oltre i confini regionali e nazionali». La riconversione dell'area del Santa Chiara è una delle partite decisive della Pisa del futuro, per la vastità della zona e per la sua posizione.
All'interno vi troveranno spazio palazzi, servizi, attività commerciali e parcheggi. L'intenzione è di ricavarvi anche le postazioni per le bancarelle che vendono souvenir e che ora si trovano in piazza Manin. Una delle possibilità è anche quella di mantenervi un presidio sanitario per il centro, con una Casa della Salute