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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Avane, 2 novembre.
Onori ai caduti.

3/11/2019 - 9:07


Si è conclusa la prima parte della commemorazione della Giornata dell'Unità Nazionale e la Festa delle Forze Armate.

Ai piedi del monumento ai caduti di fronte alle scuole dell’infanzia di Avane si è svolta la celebrazione con una leggera pioggia di contorno, ma con un’attenzione tutta particolare partendo dalla nuova veste della bellissima scultura appena rimessa nel suo antico splendore di bianco marmo statuario di Carrara che mostra un Soldato della Grande guerra in braccio all’angelo della morte. Una professoressa del dipartimento del restauro monumenti sovrintendenza delle belle arti, curatrice dell’intervento, ha parlato a lungo del momento storico appena dopo la proclamazione della fine del conflitto e del proclama.
Una lettura del “Bollettino della vittoria”, che però porta questa data: «Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12; Bollettino di guerra n. 1268”, è stato letto da Pieranna Evangelisti, seguito dalla posa di una corona al monumento, una preghiera del parroco di Avane con una partecipazione dei presenti e i ringraziamenti del sindaco Angori con un breve storico attuale e sentito spirito nazionale.
La banda della Senofonte Prato ha suonato la Canzone del Piave e un Inno nazionale con un coinvolgimento emotivo che non sentivo da tempo.
 
Oggi si onorano i caduti al monumento di Vecchiano.
Un grande omaggio da porgere con un piccolo sforzo.

Un amico presente ieri, avanese doc, mi ha fatto notare il grande leccio che è sulla sinistra del giardinetto. Quello è l’ultimo superstite dei 17 alberelli piantati a coronamento del monumento, pari alle vittime segnate nella targa alla base.
Uno solo, ma che sia da augurio affinché non ci sia bisogno di simboli, cioè: meno caduti meno omaggi!

 

 

 

 

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4/11/2019 - 18:24

AUTORE:
Rosalia

Non so se appartiene ad una leggenda metropolitana l'ipotetica targa "Calci ai caduti" che il Comune di Calci avrebbe dedicato anni fa ai suoi caduti in guerra sicuramente senza cattiveria, ma visto il disamore per i morti che pare serpeggiare in ogni dove non smetto di chiedermi come sia possibile dimenticare le persone che ci hanno preceduto e che hanno combattuto per un ideale molto alto, la libertà, che ai giorni nostri sembra non interessare minimamente.
Basta un cambio generazionale per coprire di oblio vicende orrori sacrifici ed enormi sofferenze.
Se le statue sul piedistallo che vigilano le nostre piazze hanno perduto di significato, sarà molto opportuno smettere di volare nel paese dei balocchi per cercare di stare ancorati saldamente a terra...salvo ritrovarsi col bavaglio...ma quello vero!