Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Venerdì 15, alle 15,00
Nella sala parrocchiale, S. Maria Assunta, in via della Gronda, 324 si svolgerà il secondo incontro pubblico di informazione e formazione del progetto partecipativo: “Tutti insieme per la pineta ed una Viareggio migliore”.
Si parlerà di verde e benessere urbano. Bernardo di Chiaravalle, nel XII secolo, scriveva: «Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce t’insegneranno le cose che nessun maestro ti dirà». Così si è deciso di approfondire la conoscenza delle piante e del ruolo che svolgono in modo silenzioso e discreto nella nostra vita di tutti i giorni.
Durante l’incontro, i relatori illustreranno come le piante offrono bellezza, producono ossigeno, assorbono anidride carbonica, mitigano le ondate di calore e ospitano biodiversità. Un gran numero di forme di vita che con la loro presenza regolano i cicli che favoriscono la conservazione di un suolo fertile, acqua abbondante e di buona qualità, aria pulita, un clima stabile, contrastando siccità ed alluvioni.
Un bene immenso che è vitale imparare a gestire e tutelare creando collaborazione e sinergie tra amministrazioni, esperti del settore e cittadini. Per evitare la disaffezione che oggigiorno si registra nei confronti degli alberi per il rischio di caduta dovuta generalmente a potature eseguite male e fuori periodo o a una scelta non idonea delle specie piantate.
Un patrimonio la cui esistenza non è scontata, soprattutto in condizione climatiche sempre più estreme con elevato inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua, come è emerso dall’incontro del 9 novembre. Condizioni che indeboliscono le piante e ne accrescono la vulnerabilità ai parassiti sempre più numerosi perché importati anche da altre zone.
E’ il caso del Matsucoccus feytaudi (importato dalla costa atlantica, ha già ucciso 11.000 pini solo alla Lecciona) e del punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus) che sta falcidiando le palme di tutt’Italia. A ciò si aggiungono gli abbattimenti sempre più frequenti.
Solo a Viareggio, fra il 2018 e il 2019 sono stati abbattuti 567 alberi (di cui solo 124 verranno sostituiti) senza considerare il verde privato.
Una vera emergenza che ha bisogno di nuove strategie di gestione e soprattutto di maggiore interazione tra Amministrazioni, Esperti e Cittadini.