Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
«L’omeopatia non è una cura, va bandita da cliniche e ospedali»
La campagna dell’imprenditore Nicola Bedin: «Dobbiamo tutelare le persone malate». Già 57 ospedali e ambulatori si schierano per dire no alle cure omeopatiche
«Non è una cura». Già 57 ospedali e ambulatori, anche molto noti come l’Istituto europeo di oncologia fondato da Umberto Veronesi e il Policlinico Gemelli, si schierano per dire no all’omeopatia: e l’elenco è destinato ad allungarsi.
L’iniziativa è dell’imprenditore della Sanità Nicola Bedin, 42 anni, che ha deciso di chiamare a raccolta le strutture ospedaliere che bandiscono le cure omeopatiche tra le loro mura. Così sulla home del sito no-omeopatia, pubblico da sabato, campeggia la frase del premio Nobel Rita Levi Montalcini: «L’omeopatia è una non cura, potenzialmente pericolosa, perché sottrae i pazienti da cure valide».
Tra le adesioni, anche quelle di movimenti scientifici come il Patto per la Scienza e la Fondazione Gimbe. Dopo un passato da manager ai vertici del Gruppo ospedaliero San Donato e del San Raffaele di Milano, all’inizio del 2018 ha fondato la società Lifenet Healthcare che oggi conta tra le sue proprietà il Piccole Figlie Hospital di Parma, gli ambulatori polispecialistici del Centro Medico Visconti di Modrone di Milano, del CeMeDi di Torino e del Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia, le due cliniche oculistiche Eyecare.
Perché mobilitarsi sull’omeopatia?«Abbiamo deciso di far sentire la nostra voce a tutela delle persone malate, per evitare che cadano in equivoci e credano che l’omeopatia sia una pratica efficace che sostituisce le vere cure. Non è così, come decenni di studi comparativi hanno dimostrato».