Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Scuola paritaria dell'infanzia: le suore smentiscono il Sindaco
Uniti per Calci ha denunciato il mancato riconoscimento del contributo annuale di 3000 euro alla scuola paritaria dell’infanzia "San Giuseppe" di Cappetta. In risposta il sindaco Ghimenti ha dichiarato che la somma è stata sostituita con benefìci strumentali, ovvero il palco per lo spettacolo di fine anno e l'uso gratuito dei pulmini per due uscite didattiche entro i 50 km e per recarsi alle prove della recita di Natale.
La dirigente della scuola, in una lettera inviata a Serena Sbrana, Capogruppo della minoranza, smentisce però quanto sostenuto dal Sindaco. Ha precisato, infatti, che "anche gli anni scorsi, quando il contributo economico di 3.000 euro veniva assegnato, pulmini e palco erano stati comunque messi a disposizione dal Comune gratuitamente. Non abbiamo mai pagato e ne abbiamo usufruito quando erano disponibili, così come è stato previsto nella convenzione attuale”.
Quindi la realtà è che quest’anno il contributo è stato annullato e, checché ne dica l'Amministrazione, non è stato sostituito con niente di nuovo rispetto al passato.
Serena Sbrana, Capogruppo di Uniti per Calci dichiara: ”La dirigente della scuola ci fa sapere di essere disposta a rinunciare ai "benefici strumentali" del Ghimenti in cambio di un sostegno economico, anche inferiore ai 3000 euro degli anni precedenti, perché quello è l’unico e vero valido aiuto che si può dare a questa scuola, tanto utile ai calcesani come riconosciuto dallo stesso Sindaco nella sua dichiarazione. Uniti per Calci, alla luce di tutto ciò, ritiene ancor più inaccettabile la decisione dell’Amministrazione Comunale e, a maggior ragione, chiede di nuovo di rivedere la scelta che è stata fatta".