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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Politica comunitaria ed extra
LA LEZIONE DEL LABOUR

15/12/2019 - 9:18

LA LEZIONE DEL LABOUR


Esaltata dalla gran parte della sinistra tradizionalista italiana come un modello da imitare, la politica di Corbyn ha trascinato il Labour Party nella più rovinosa sconfitta della storia britannica.

Una sconfitta prevista, nella quale più che il successo dei Tories, che guadagnano 300mila voti, è rilevante il crollo dei Labour che ne perde 2milioni, soprattutto nelle ormai ex roccaforti operaie e popolari. L’antipaticissima ala liberal del partito lo aveva avvertito: «una coalizione limitata a raccogliere il settore statale, gli attivisti sindacali, la classe media metropolitana, i giovani idealisti e le minoranze etniche urbane non [potrà rappresentare] mai una maggioranza elettorale» aveva detto Mandelson, l’antagonista di Corbyn all’ultimo congresso. Il radicalismo statalista di Corbyn, che tanto scaldava anche i cuori nostrani, si è rivelato per quello che è: una forma di conservatorismo di “sinistra”, fuori tempo e fuori luogo. Rifiutato innanzitutto dalle classi lavoratrici che, scontrandosi ogni giorno con la dura realtà dei fatti, hanno preferito l’approccio compassionevole e paternalista dei conservatori, alle velleità novecentesche di un parolaio scriteriato, che immaginava di gestire la Brexit per riavere uno Stato col quale nazionalizzare l’economia fuori dall’Europa. Sull’Europa, un punto discriminante anche sul piano sociale, non c’è stata battagia né alternativa.

Così i britannici hanno preferito votare per il conservatore originale, piuttosto che per la fotocopia sbiadita di un orologio a cucù fermo da anni.

Johnson ha riletto Dickens, Corbyn neanche gli scritti giovanili di Marx, forse troppo europeo ed ebreo per lui. La sinistra conservatrice europea non ha ancora capito che non ci sono riletture da fare, operazione congeniale ai nazionalisti, ma un nuovo copione da scrivere.

Altrimenti si resta nel bozzolo o si diventa degli inutili cascami, che mettono fuorigioco i progressisti e aiutano la destra a vincere.

Fonte: Umberto Mosso
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