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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Carlo Sorrente segretario P.S.I. Pisa
La demolizione dell'edicola sequestrata per mafia in Borgo Stretto

3/1/2020 - 15:03


La demolizione dell'edicola sequestrata per mafia in Borgo Stretto

Nella città di Pisa si è aperto un dibattito a seguito della rimozione di una edicola situata nella via più bella e storicamente rilevante della città.Il manufatto, invero brutto, ingombrante ed inutile, essendo non più utilizzato da tempo, aveva una storia che lo legava alla mafia, alla quale era stato confiscato.Fra le voci più autorevoli che si sono innalzate nei toni c’è chi addirittura si appella al giudizio della storia contro la giunta di destra rea di essere insensibile ai valori della lotta antimafia, senza considerare che l’edicola era stata abbandonata da anni dalla cooperativa sociale di cultura etica cattolica e solidale che l’aveva presa in gestione.Noi socialisti laici e riformisti crediamo che la rimozione del manufatto abbandonato in disuso abbia restituito decoro alla città che, nonostante il cambio di amministrazione, appare tuttora abbastanza sporca e abbandonata proprio nei luoghi storici  di massima presenza dei turisti.“More solito” ci si accapiglia sul nulla, con le consuete accuse ed offese fra “guelfi e ghibellini”, quando magari sarebbe stato sufficiente, se la giunta fosse stata più accorta e sensibile ai valori della legalità, dopo la necessaria rimozione dello scempio, apporre, sulla base di una condivisione consiliare e pubblica, una targa per ricordare che un tempo in quel luogo c’era un’edicola confiscata alla mafia. I socialisti si augurano che allo spirito polemico a Pisa prevalga sempre il buonsenso che la città litigiosa è condannata a non reagire al declino ormai devastante nei cuori e nelle menti.
 
Facciamo appello affinchè la dura polemica sulla demolizione dell’edicola/rudere, a suo tempo “sequestrata per mafia”, termini con il buon senso.
Invitiamo gli tutti ad una maggiore cautela nei modi e nei toni poiché l‘averla demolita è compatibile con il decoro urbano di uno dei posti più belli del Borgo!
Come P.S.I. lanciamo la proposta di apporre sul selciato o sulla colonna prospiciente all’ex fatiscente rudere una formella evocativa delle vittime della mafia e del terrorismo a futura e imperitura memoria.

Carlo Sorrente segretario P.S.I. Pisa












Fonte: Computer P.S.I. Pisa
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