Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Masse di inutili!!
Ce l’hanno fatta.
Rula Jebreal non sarà sul palco dell’Ariston al prossimo festival di Sanremo, dopo la spaventosa ondata di polemiche in bilico tra ignoranza, sessismo e razzismo.
L’invito di Amadeus alla giornalista italo-palestinese è stato ritirato per “motivi di opportunità” da una Rai controllata mani e piedi dai sovranisti. Facendo perdere a noi - e a tutti loro, anche se non lo sanno - l’opportunità di ascoltare per una volta a Sanremo una donna colta, libera, impegnata, che da anni si batte per la parità di genere, i diritti, contro ogni forma di razzismo, xenofobia, contro la violenza sulle donne, per l’accesso alla cultura e all’informazione, e che già stava pensando di portare all’Ariston Michelle Obama.
L’Italia evidentemente non si merita una come Rula Jebreal.
Non scusiamoci con lei, chiediamo scusa a noi stessi per il Paese che siamo diventati.
Un Paese in cui essere donna, colta e competente è ufficialmente diventata una colpa. Che paghiamo tutti.