Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
CLAMOROSA CONFERMA DELL’ERRORE STORICO DEGLI ANTIRENZIANI.
Crolla clamorosamente un altro dei pilastri della campagna suicida della sedicente “sinistra” contro il governo più di sinistra avuto in Italia negli ultimi venticinque anni, almeno.I dati diffusi dall’Inps sul Jobs Act non lasciano margini a dubbi interpretativi.
Non c’è stata l’ondata di licenziamenti che i masochisti davano per certa, anzi sono diminuiti dal 6,5%, sul totale degli occupati del 2014, al 5,3% del 2017, continuando costantemente a scendere fino ad oggi sia in cifra assoluta, sia in percentuale.
Non si è verificato neanche il secondo must degli apocalittici “più de sinistra”, che prevedevano licenziamenti di massa al termine del periodo degli sgravi fiscali incentivati dal Jobs Act. Anzi, soprattutto durante i 1000 giorni del governo Renzi l’occupazione, a tempo pieno e indeterminato, aumentò di oltre 500mila unità.Merito del Jobs Act anche l’istituzione della NASPI, un sussidio che copre il 97% dei lavoratori che perdono il lavoro e che arriva a dare loro fino a 1200 euro mensili per due anni.
Si tratta del miglior trattamento di disoccupazione funzionante attualmente in Europa, esteso per la prima volta anche agli apprendisti. Ora questa non sinistra, conservatrice, vorrebbe abolire il Jobs Act, dimostrando un furore ideologico dissennato, che non pratica quando si tratta di combattere contro l’abolizione della prescrizione, che lascia gli innocenti e le vittime dei delitti in balia di processi senza fine, oppure della riforma dei decreti Salvini, che sono ancora tutti lì, dopo quasi cinque mesi di governo.
Con le stesse modalità cialtrone del M5S puntano su provvedimenti demagogici e peggiorativi, contando sulla dabbenaggine dei loro elettori e accettando lo scambio di provvedimenti di bandiera, costosi ed improduttivi di lavoro e dignità come il RdC e Q100, per mettere le loro bandierine avvizzite sul surrogato di lotta di classe al quale neanche loro credono. Uno sfregio fatto al mondo del lavoro. E la destra ringrazia.
Scusatemi la citazione irriverente, ma guardando le loro facce mi viene in mente quella di Mimmo (Verdone) quando la nonna (la sora Lella) nel film Bianco, rosso e verdone, gli dice “sei grande, grosso e fregnone, che scambi la sorca pe un par de mutande”.
Cosi sono loro, totalmente incapaci al punto di scambiare chi stava aiutando l’Italia a farcela, col nemico di destra.
E insistono.