Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
In questi giorni la giunta comunale di Calci ha presentato un programma di interventi, annunciando opere pubbliche per 1 milione e 300.000 euro. “ Peccato” commenta Davide Capizzi, consigliere di Uniti per Calci "che alcune di quelle siano già state presentate in precedenza come finanziate e in procinto di completamento, e che oggi costino alla comunità spese ulteriori".
Siamo già a una cifra considerevole, secondo Capizzi: "Circa 80.000 euro totali per il ponticello a La Gabella e il chiosco delle fonderie. Opere sbandierate chiaramente con scopi propagandistici (per capirlo basta andare a rivedere i video elettorali del sindaco Ghimenti), ma che di fatto non esistono".
Il consigliere di Uniti per Calci prosegue nella sua critica: “Per essere realizzate, oltre a comportare ulteriori impegni economici, tali opere prevedono perfino sub-appalti, sui quali vigileremo per verificare il rispetto della normativa". Capizzi fa poi un’osservazione amara: “Questi 'amici del popolo' bocciano i nostri programmi a sostegno delle famiglie (costo 10.000 euro circa) con cavilli da 'prima repubblica' e preferiscono acquistare due pannelli luminosi al costo di oltre 17.000 euro che ci diranno che tempo fa! E la propaganda della sinistra non finisce qui: spaccia come proprio traguardo politico un milione di euro finanziato dalla Regione. Cosa intendono? Che la Regione non avrebbe investito sulla sicurezza dei calcesani e del loro monte, se ci fosse stata un'amministrazione di colore diverso?
Sarebbe molto grave, ma non ci stupirebbe: più volte abbiamo dovuto ricordare ai nostri amministratori di sinistra che le istituzioni sono di tutti i cittadini. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire". I consiglieri comunali di Uniti per Calci si dichiarano indignati da questo modo di investire il denaro pubblico e di stravolgere la realtà: "Noi non ci stiamo! Se sarà necessario, lo metteremo anche in un bel cartello luminoso davanti al comune, ma state tranquilli cittadini, lo faremo a spese nostre".