Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
“Quando le critiche sono costruttive si traducono in stimoli e miglioramenti per la collettività. Quando gli attacchi nascono per partito preso o dalla mera voglia di creare incomprensioni in chi legge non c’è niente di produttivo. Per nessuno di noi”.
Così l’Amministrazione Comunale di Calci dopo gli attacchi mossi dalla minoranza in ordine al piano dei lavori pubblici presentato la scorsa settimana dal Comune.
“I consiglieri di opposizione muovono tre appunti che sono già stati appositamente chiariti nelle sedi opportune ai consiglieri di opposizione – interviene l’Amministrazione -. Tuttavia, senza alcun intento polemico e con la precisa volontà di dare spiegazione ai cittadini, smentiamo le 3 critiche avanzate da Uniti per Calci.
1) La minoranza sostiene che alcuni dei lavori pubblici che vedranno la loro realizzazione nel 2020 erano già stati presentati in campagna elettorale. Niente di più vero. Erano stati annunciati col preciso intento di realizzarli qualora i cittadini ci avessero confermato la loro fiducia per i prossimi 5 anni. Siamo abituati a far seguire i fatti alle promesse e ad informare costantemente la comunità sullo stato di avanzamento dei lavori.
2) La minoranza critica poi i costi di alcune opere e promette di vigilare sul rispetto delle norme e dei cantieri. Così accade in qualsiasi democrazia ed è giusto e doveroso che sia così. Quale sarebbe esattamente la critica che la minoranza muove all’Amministrazione dal momento che il rispetto delle norme e dei cantieri spetta gli uffici comunali? Al momento l’unico fatto, peraltro sotto gli occhi di tutti, è semmai che per veder realizzate tali opere il Comune di Calci, in una situazione di dotazione organica fortemente ridotta, fa i salti mortali grazie al lavoro straordinario dei dipendenti che, con dedizione e rispetto delle norme, svolgono un lavoro insostituibile per la nostra comunità.
3) Associare il bonus bebè proposto dalla minoranza ai pannelli informativi che saranno installati sul territorio dimostra una pessima conoscenza delle norme relative al bilancio da parte dell’opposizione che, sebbene abbia ricevuto spiegazioni dettagliate in consigli comunali e commissioni, continua ad ignorare la differenza tra spesa corrente e spesa di investimento e, fatto ancor ben più grave, ignora che sussiste un preciso vincolo di spesa per una parte delle entrate comunali derivanti dalle sanzioni al codice della strada. In altre e semplici parole: la minoranza ha proposto l’istituzione di un bonus bebè irrisorio concesso una volta tantum alle prime famiglie che in ordine temporale ne facciano richiesta (circostanza peraltro discutibile, anche nel merito, non solo sul piano dell’eguaglianza).
L’Amministrazione – per precisa ed espressa volontà politica – non crede in un bonus concesso sporadicamente bensì appoggia coscientemente politiche strutturate che riconoscono un aiuto mensile e concreto ai bambini per frequentare l’asilo nido (con oltre 350 euro medi a bimbo di riduzione della retta ogni mese!). Cosa fa la minoranza? Accosta il bonus bebè ai pannelli informativi – ed ecco l’aggravante - sapendo che questi ultimi sono stati acquistati con fondi a destinazione vincolata, fondi che non potevano esser usati per legge per realizzare la loro proposta. Invece di ridicolizzare questo strumento sulla stampa, perché la minoranza non dice ai cittadini che ha avanzato una proposta irrealizzabile e tecnicamente impossibile? Invece di fare dell’ironia su uno strumento utile per sicurezza stradale, protezione civile e informazioni ai cittadini, perché la minoranza non dice che in consiglio comunale è stata più volte spiegata e documentata l’infondatezza della loro proposta?
Quando non si ha niente di costruttivo da dire, forse, si potrebbe prendere in considerazione l’idea di restare in silenzio. A meno che non si decida consapevolmente di far brutte figure”