Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
MARdiVE. La spiaggia del Parco.
L’evento a Marina di Vecchiano di sabato ha giocato uno scherzo alle previsioni meteo che davano pioggia. Tanti i messaggi, anche alle 7 del mattino, dei volontari che chiedevano se l’evento di pulizia veniva rimandato. La risposta ha sorpreso molti perché nonostante piovesse in molte zone, il meteo a Marina di Vecchiano ha voluto concedere spazio al bel tempo!
Tutti i partecipanti hanno potuto vedere ancora una volta la grande spiaggia libera, la magia di questo luogo con i suoi chiaro scuri, con l’odore di salmastro, con le Apuane a fare da cornice. Il sole ha accolto 150 volontari, guidati dagli intraprendenti Acchiapparifiuti, dagli energici di Sea Shepard e poi dai ragazzi della Lipu, di Legambiente, WWF e da tanti altri senza sigle che li identificassero.
I colori del mare d’inverno hanno fatto risaltare le sagome dei tanti che con i sacchi che sventolavano al vento hanno raccolto, selezionato, imbustato e ammucchiato tantissimi rifiuti, trasportati dal mare durante le ultime mareggiate e dalle ultime piene sia del Serchio che dell’Arno, più di 400 sacchi ritirati dagli operatori del Comune che hanno affiancato il lavoro dei volontari, sacchi di indifferenziato e di plastica e polistirolo, di pezzi di gommapiuma, tantissime bottiglie e tanti bastoncini dei cotton fioc. Ma anche tanto rifiuto di grosse dimensioni: taniche, pezzi di reti, scafi di barche, pezzi di motori, una bicicletta.
Tanti chilometri di spiaggia aggrediti da questi rifiuti, e il lavoro dei volontari non è stato sufficiente a liberare la spiaggia, ma è stato estremamente importante esserci, perché esserci non vuol dire solo mani che raccolgono, vuol dire cuori che battono per un disastro di cui siamo colpevoli con i nostri stili di vita, vuol dire pensieri che si scambiano su come si potrebbe fare per curare i sintomi e combattere le cause di questa malattia, vuol dire moltiplicare la sensibilità di chi da domani non solo andrà a MARdiVE, ma in qualsiasi altro posto.
La speranza è che esserci stati produca un dubbio, una messa in discussione dello stile di vita e del modo di abitare il mondo. Ecco che sabato 18 gennaio 2020, a Marina di Vecchiano, è stata molto di piu che una giornata di pulizia…Arrivederci presto!