A volte ci soffermiamo ad ammirare le bellezze naturali, rimanendo meravigliati di fronte alla capacità della Natura di creare ambienti, paesaggi, scorci fantastici.Soprattutto se facciamo poi il confronto con l'attitudine umana a distruggere, depredare, sfruttare qualunque luogo.Ma a volte, così come succede nell'arte, anche per l'ambiente l'uomo può creare meraviglie che poi diventano parte della Natura.
Nel nostro territorio abbiamo un esempio davvero eclatante di tale capacità umana, il bosco di Migliarino
L’INCHIESTA
Locri, reddito di cittadinanza con ville e Ferrari: 237 denunciati
Tra di loro anche mafiosi in galera. La Guardia di Finanza si è mossa a partire da una precedente inchiesta sui falsi braccianti agricoli e sui falsi rimborsi fiscali. 870mila euro da recuperare
La Ferrari di uno dei percettori del reddito di cittadinanza
C’era chi aveva la villa e chi la Ferrari, chi era titolare di un’impresa ma si era «dimenticato» di fare la dichiarazione dei redditi e chi, invece, era direttamente in galera perché mafioso: sono i 237 furbetti che tra aprire e dicembre del 2019 hanno chiesto il Reddito di cittadinanza e che sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Locri nell’ambito di un’indagine, coordinata dalla Procura, nata da una precedente inchiesta sui falsi braccianti agricoli e sui falsi rimborsi fiscali.
Le verifiche sulle dichiarazioni dei redditi
L’attività è scaturita dall’analisi della numerosa platea di persone già denunciate per i fenomeni dei «falsi braccianti agricoli» nonché dei «falsi rimborsi fiscali»: tra di essi infatti ne sono stati individuati molteplici che avevano richiesto ed ottenuto anche la misura del reddito di cittadinanza. Le attività d’indagine, condotte secondo le modalità tipiche della polizia economico-finanziaria e dei successivi rilevamenti anagrafici presso i comuni di residenza dei soggetti richiedenti, sono state rivolte ad appurare la presenza di eventuali anomalie nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) poste a fondamento della richiesta del beneficio.
Tali attività hanno permesso di riscontrare irregolarità su 237 istanze. Nel corso delle azioni ispettive è stata accertata l’omessa indicazione nelle DSU di componenti del nucleo familiare anagrafico, del coniuge non separato, nonché del possesso di redditi, di beni mobili (veicoli e moto) ed immobili (terreni e fabbricati).