Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
L'Aria che tira. Myrta Merlino.
Certo definirla una giornalista viene davvero difficile, però visto il momento attuale in cui ogni canale televisivo e soprattutto la sette, parlano di politica dall'alba sino a notte fonda, ti aspetti da chiunque conduca una trasmissione televisiva che sappia perlomeno di cosa sta parlando.
Diciamo che il conduttore o la conduttrice dovrebbero, quando fanno le domande, dimostrare un minimo di interesse per le risposte dell' ospite, e cosa assolutamente insolita dovrebbero comunque aspettare che quelle risposte arrivino, soprattutto se l'ospite è in collegamento... Si è ovvio, sto parlando dell'intervista della Merlino fatta ieri a Matteo Renzi.
Ormai la prassi è consolidata diciamo un po' da tutti...a Matteo Renzi vengono fatte le domande, poi contano al massimo sino a tre, esagerando diciamo quattro e poi parlano sopra, utilizzando un tono di voce simile al soprano della Traviata, cosa che permette di coprire qualsiasi eventuale risposta, che arriva comunque a singhiozzo.
Delle risposte, come ho detto non gliene frega assolutamente niente, anzi meno arrivano informazioni e meglio è, l'importante è inserire le risatine, la battuta inutile come dire che Renzi è un paraculo, ma soprattutto la domanda da milioni di dollari cioè quanto ci metterà a mettersi d'accordo con Salvini.
Questi penosi siparietti, diciamolo ci mettono una tristezza infinita, soprattutto per chi come me ha memoria delle interviste di Enzo Biagi, di Andrea Barbato, di Sergio Zavoli...che eleganza, che signorilità difronte a questo mercato del pesce. Comunque secondo me ha provato imbarazzo persino Gerardo Greco, seduto accanto a Myrta Merlino che cercava di mantenere un minimo di dignità.