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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Di Mario Lavia
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di Roberto Sbragia - Consigliere provinciale di Pisa Forza Italia
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Copmune di Vecchiano - comunicato delle opposizioni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Di Fabiano Corsini
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Una "Pastasciutta antifascista"
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Pontasserchio, 18 luglio
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Pisa, 19 luglio
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di Alessio Niccolai-Musicista-compositore, autore
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
"Tutti morti sembravano presentare gravissime malattie preesistenti"
Coronavirus, il virologo Bassetti: "Questa non è una epidemia, la mortalità è bassa"

25/2/2020 - 9:57


"Tutti morti sembravano presentare gravissime malattie preesistenti"

Coronavirus, il virologo Bassetti: "Questa non è una epidemia, la mortalità è bassa"

lunedì 24 febbraio 2020


GENOVA - "Un soggetto può morire per Coronavirus (ovvero il virus ha contribuito direttamente alla sua morte) o con il Coronavirus (il virus è presente ma il suo ruolo non primario nella morte). Degli attuali tre decessi italiani, due sembrano morti più con il virus, che per il virus. Tutti inoltre sembravano presentare gravissime malattie preesistenti" così Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Sita (società italiana di terapia anti-infettiva) spiega la situazione legata alla diffusione del Coronavirus e alle morti fin qui registrate in Italia.
 
Il virologo fa una precisazione puntuale e spiega come due dei tre morti italiani hanno perso la vita non in modo diretto a causa del Coronavirus ma per altre patologie di cui già soffrivano a cui il virus in questione si è aggiunto. Una differenza sottile ma sostanziale.

Inoltre al momento tutte le vittime italiane erano anziane, il primo in veneto aveva 78 anni, la seconda in Lombardia 75 mentre l'ultima vittima, quella di Crema, aveva 68 anni e una situazione di salute già compromessa. La donna infatti era ricoverata all'ospedale oncologico di Cremona, così come confermato dal sindaco della cittadina di residenza.
 
I casi di contagio di Coronavirus in Italia al momento sono oltre 150, e fanno dello Stivale il terzo Paese al mondo per numero di casi dopo Cina e Corea del Sud. In Italia i casi si sono moltiplicati a partire da sabato. Il ministero della salute è al lavoro anche per cercare di risalire al cosiddetto 'paziente zero'. Gli altri Paesi Europei fanno registrare al momento numeri molto inferiori di contagio rispetto all'Italia. Il direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino spiega anche un altro aspetto che focalizza meglio l'attenzione su quello che sta accadendo nel nostro Paese
 
"E' cambiato il metodo di rilevamento. Questo numero comprende casi con definizione OMS (Organizzazione mondiale della sanità ndr) di caso sospetto poi divenuti certi, polmoniti senza altra diagnosi, contatti di casi certi e sindromi influenzali.

Gli altri paesi europei, in particolare Francia e Germania hanno fatto lo stesso? Assolutamente no. Quanti casi avrebbero con questo metodo di rilevamento? Il nuovo virus è entrato in Italia, come in molti altri paesi ed è quindi il momento di affrontare il problema dal punto vista clinico - spiega ancora Bassetti -.

Le rete degli infettivologi e di quelli che si occupano di emergenze infettivologiche è preparata e ha affrontato e risolto in passato situazioni molto peggiori. Come già detto occorrerà inserire in tutta Italia nella diagnosi differenziale delle polmoniti anche il coronavirus".
Il virologo poi entra nel dettaglio dei numeri di quello che è il Coronavirus: "Resta il fatto che nell’85-90% dei casi l’infezione decorre in maniera blanda. Nel 10-15% dei casi in maniera più grave e solamente nel 5% in maniera critica (articolo pubblicato dalla John Hopkins University). Il tasso di letalità (numero di morti su numero di infetti) rimane al momento (al di fuori della Provincia di Hubei in Cina) inferiore all’1%. Questa non è una epidemia" spiega Bassetti.   
A dare poi un quadro della situazione e a riportare in una logica più normale il caso Coronavirus in Italia è il confronto con i morti in Italia causati dall'influenza stagionale. Il dato dell'Istituto Superiore di Sanità informa che ogni giorno in Italia muoiono 217 persone affette da influenza stagionale. In una settimana sono più di 1.500 morti.
Infine un invito chiaro e diretto a tutti di non sprecare le mascherine: "Le mascherine da chirurgo non servono a nulla contro il coronavirus. Ho visto molte persone usarle per strada o sui mezzi pubblici ma non ci proteggono.

Le uniche che andrebbero usate, e cambiate dopo averle indossate per una giornata, sono quelle con il marchio Ffp2 o Ffp3. Lancio un appello: non le sprecate se non è necessario e lasciatele agli operatori sanitari" spiega Bassetti.








































Fonte: Primo canale it -Genova
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