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A volte ci soffermiamo ad ammirare le bellezze naturali, rimanendo meravigliati di fronte alla capacità della Natura di creare ambienti, paesaggi, scorci fantastici.Soprattutto se facciamo poi il confronto con l'attitudine umana a distruggere, depredare, sfruttare qualunque luogo.Ma a volte, così come succede nell'arte, anche per l'ambiente l'uomo può creare meraviglie che poi diventano parte della Natura. 
Nel nostro territorio abbiamo un esempio davvero eclatante di tale capacità umana, il bosco di Migliarino

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
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È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
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Sul finire del giorno
s'attenua anche il bollore
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con lo sguardo
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Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Questo è uno strano Paese-di UM
HA STATA A “POLITICA”.

25/2/2020 - 11:44

HA STATA  A “POLITICA”.


Questo è uno strano Paese.

Mentre la politica decide di reagire accantonando ogni polemica e le Istituzioni si mettono al servizio delle indicazioni scientifiche impartite dai massimi livelli di competenza, mentre il braccio sanitario e quello “armato” dello Stato operano facendo più del possibile, ci pensano i media, ammalati di sensazionalismo e del solito cialtronismo, a diffondere dubbi e incertezze nell’opinione pubblica.

Non è informazione, ma abuso di un potere mediatico al solo scopo di dare sfogo a un protagonismo personale di alcuni che creano sfiducia e divisioni tra i cittadini. Il terreno di coltura di comportamenti sociali anomali e manifestazioni di allarmismo ingiustificato.

Orfani delle divisioni tra i politici incentivano le divisioni nella società, andando a parare, come da anni, in una continua, genericamente motivata, accusa alla “politica”. E’ emblematica, questa settimana, la pessima rassegna stampa di Sechi su Radio Radicale (qualcuno gli dica di non bere col microfono puntato alla gola, disgustoso).

Dopo aver letto tre fondi dei primi tre quotidiani nazionali, che criticavano con argomenti da osteria l’operato della “politica”, ha sostenuto di pensarla anche lui allo stesso modo per cui “se noi quattro la pensiamo così, qualcosa il governo dovrebbe cambiare”. Chi era quello col superio ipertrofico?

Lasciando, per un attimo, il coronavirus, Sechi ci ha confessato la logica che guida questa categoria di vero potere, che lancia la penna in un occhio a questo o quello, a seconda della politica editoriale del loro padrone (venduti e comprati), pretendendo il privilegio di cambiare, magari in quattro, le decisioni del governo, assunte - come in questo caso - col conforto di decine dei massimi scienziati che non osano contraddire. Come qualunque “esperto” da tastiera, ma ben pagato.

Questa è la regola che, da anni, applicano su tutto. Formano la vulgata e la cavalcano, a beneficio non della politica, ma del politico mascalzone che ne profitta allo stesso modo.

E sono pessimi i partiti che, per paura dell’ostracismo mediatico, rinunciano ai propri principi e vi si conformano.

E’ così difficile ragionare più freddamente in questo frangente?

Chi vuole capire capisca.

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