Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
LA GENESI DEI SONDAGGI
In un Bar di Torino*, quartiere non ben identificato. È un giorno come un altro, piove, ore 10,30 del mattino. Pausa caffè. Conversazione carpita casualmente e involontariamente tra due operatori Booleani in vacanza bloccati dal Corona Vairus a causa di uno sciopero dei congiuntivi. In ossequio alla legge sulla Privacy li chiameremo uno (Calogero originario del Milwaukee) per gli amici CAL, l’altro Walter Piffer (originario di St. Louis) per gli amici Baccalà ma per quelli ancora più intimi, BAC.CAL: a Urbano Roberto Agostino Cairo meglio conosciuto come Cairo, interessano soltanto i soldi e della politica non gliene frega nulla
BAC: ma come, non voleva entrare in politica?
CAL: Ma va!
BAC: ma scusa non si diceva che fosse arrabbiato con Renzi perché con la creazione di Italia Viva rivolta al centro sinistra liberale gli ha aveva tolto lo spazio al centro!?
CAL: NO, non hai capito niente. Adesso ti spiego. Cairo è un imprenditore, editore, dirigente sportivo e dirigente d'azienda italiano, presidente di Cairo Communication, di RCS MediaGroup (per esteso, Rizzoli-Corriere della Sera Media Group S.p.A.) di cui è anche amministratore delegato e del Torino Football Club. Cairo ha rilevato il Torino Calcio nel 2005 e dopo averne risanato i debiti ne è diventato il Presidente. Con lui il Toro non ha mai vinto nulla.
BAC: vuoi spiegarti per favore?
Non capisco dove vuoi arrivare CAL: Ad esempio, come Presidente di calcio, compra e vende giocatori senza mai avere un progetto, un fine se non quello di sopravvivere, quando va bene a mezza classifica, con i conti del bilancio in ordine. Se poi il Toro non vince una mazza, pazienza; tanto i tifosi granata hanno un fegato grande così.
BAC: e allora perché lo fa?
CAL: Umberto Cairo è un uomo d'affari molto abile nel salvaguardare i propri interessi ma non mi sembra che appartenga alla categoria degli idealisti o a quelle dei filantropi, probabilmente lo fa per una questione di prestigio, per stare in un certo mondo, per fare denaro, per essere celebre, per soddisfazione personale, non so ma non certo ha ambizioni di vincere scudetti o coppe varie, altrimenti si impegnerebbe diversamente.
BAC: continuo a non capire
CAL: Cairo è anche il proprietario della rete televisiva 7 dal 2013. La 7 oltre a trasmettere i TG, ha nel suo palinsesto diverse trasmissioni in cui si tratta di politica dal mattino alla sera, tutta la settimana. Omnibus, Coffee Break, L’Aria che Tira, Tagadà, Di Martedì, Piazza Pulita, Propaganda Live, Otto e mezzo, Non è l’Arena. Sporadicamente Bersaglio Mobile e in occasioni elettorali, Maratona Mentana. In queste trasmissioni con diverso stile dei conduttori vengono trattati temi di politica.
BAC: e allora? CAL: si sa che un’emittente televisiva ha dei costi notevoli così come anche un giornale come il Corriere che ha nel libro paga, firme prestigiose. C’è da dire però che le trasmissioni di carattere politico sono quelle che costano di meno in assoluto, in quanto quasi sempre sono gli stessi politici e commentatori opinionisti che si offrono di intervenire per avere visibilità o come spesso accade per presentare un proprio libro.
BAC: UFFA, non capisco dove vuoi arrivare!
CAL: chi più chi meno rovistando nei rimasugli della propria onestà intellettuale non può non avere osservato che sia sul Corriere che come sulla 7, gli attacchi a Renzi e a Italia Viva sono quotidiani. Come le influenze che possono essere batteriche o virali anche l’attacco politico può essere di diverso tipo. Puoi contestare la politica del soggetto discutendone le azioni, le iniziative, colloquiando con lui o con qualche suo collaboratore oppure puoi attaccarlo semplicemente senza nessun tipo di contraddittorio, costruendo teoremi, supposizioni sulla base degli ospiti che hai in studio. Certamente se tra gli i commentatori che inviti ci sono quelli a cui Renzi sta proprio antipatico, non ci va molto a capire che tenore potrà avere questo tipo di approfondimento politico. Se poi gli ospiti diventano fissi, si assiste non più ad un dibattito ma piuttosto ad un processo senza avvocato difensore.
BAC: quindi?
CAL: molti amici si sono chiesti del perché di questa linea editoriale, infatti come detto tra le varie supposizioni, quella che trovava più credito era quella in cui si pensava che Cairo volesse entrare in politica.
BAC: sì, però, Italia viva è nata a settembre 2019, gli attacchi a Renzi sono molto più antecedenti, quindi?
CAL: io avrei una mia personale spiegazione che incrocia con quello del tifoso granata che alberga in me. Come dicevo Cairo è un ottimo uomo d’affari perché mantiene in ordine il bilancio ma non è esattamente un buon Presidente di Calcio in quanto, dal 2005 tra campionati di A e B non è arrivata nessuna gloria. Ad ogni inizio e fine campionato si può solo sostenere che il TORO è come quell'operazione chirurgica in cui tutto è andato bene ma il paziente è morto
BAC: ma allora cosa vuoi dire con questo?
CAL: semplicemente che se tanto mi da tanto a Cairo non gliene frega niente della politica. Lui vuole solo rimanere a galla in un mercato molto competitivo come quello delle “New stars fakes & PD Gryllidae” Insomma fa un po’ come fa con il Toro. Ha capito che non è necessario vincere per vivere.
BAC: senti CAL io francamente non capisco dove vuoi arrivare
CAL: te lo spiego diversamente. Non è che Cairo non faccia politica. Diciamo che si comporta come fa con il Toro. C’è ma non c’è. Insomma, lui fa politica ma dell’Italia e del suo futuro non è che gli interessi molto. D'altronde lui è un semplice editore che deve barcamenarsi tra mille difficoltà burocratiche, tasse, debiti. Gli stipendi vanno pagati, non si scherza!
BAC: e allora?
CAL: Sei mai andato sotto la pagina della 7? Non so ad esempio quella della trasmissione di otto e mezzo. Oppure sotto quella di quel grande, sobrio, imparziale, moderato opinionista indipendente di Scanzi?
BAC: NO!
CAL: e allora per questo che non capisci! Cairo ha compreso che se vuole sopravvivere deve vendere pubblicità deve attirare audience e lettori. Ultimamente c’è stata una moria delle vacche avrebbe detto Totò, per quanto riguarda i quotidiani. È un momento difficile. In particolare, crollo del Fatto Quotidiano, che perde oltre un quinto delle copie [-22.6%]. I due quotidiani più venduti nel nostro Paese, Corriere della Sera e Repubblica, cedono entrambi il 5.9% delle copie. Capisci che di fronte ad una situazione del genere con gli stipendi da pagare, luce, gas, telefono, l’abbonamento a Sky non puoi stare a dormire. Cairo è una persona generosa, comprendendo le difficoltà di chi lavora al Fatto Quotidiano, ha offerto praticamente per tutta la settimana ospitalità ai giornalisti di quel giornale. Infatti, se tu noti ospiti fissi ci sono Travaglio, Scanzi, Padellaro. Ma loro sono tre mentre le serate da coprire sono di più e per non fare torto alle altre trasmissioni della rete e per non creare litigiosità tra i colleghi giornalisti, spesso vedi in studio Giannini, Telese, De Angelis, Damilano diretti sapientemente dalla conduttrice Gruber che li fa rigare dritto. Se tu fai caso, quando ci sono ospiti come Zingaretti, Cuperlo, Geloni, Landini tutto si svolge in serenità con domande e risposte. Certo che anche lei però non è che ha una pazienza infinita. Quando ci sono ospiti come Marattin o Renzi che ti irritano cercando di rispondere alle domande, lei li interrompe sistematicamente dopo cinque secondi che cominciano a parlare ponendo altre domande o mandando la pubblicità. Bisogna capirla. Probabilmente vive in affitto, tutto costa e nonostante la vendita dei suoi libri pubblicizzati anche dalla COOP, è in difficoltà e questo lavoro per lei è vitale.
BAC: senti è tardi. Vuoi concludere?A sentire te Cairo è una specie di buon Samaritano dei giornalisti.
CAL: ma in un certo senso è così. Ha capito che per vendere qualche copia del Corriere e quel po’ di pubblicità sulla 7 ha bisogno dell’aiuto dei bounty killer dell’informazione, seminatori dell’odio di cui i frustrati, gli incazzati, i rancorosi sociali, i falliti, i poveracci populisti sono i soli che ne hanno bisogno.
FS