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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Renzo Moschini
La nuova Collana del Gruppo di San Rossore

6/3/2020 - 12:40

           La nuova Collana del Gruppo di San Rossore


La nuova Collana di cui parliamo, segue quella inaugurata nel 2005, con il volume Biodiversità e aree naturali protette a cura di Sandro Pignatti. Non poteva esserci partenza più qualificata : Pignatti era allora i biologo più famoso e prestigioso sul piano nazionale e anche internazionale. Infatti il Parco di San Rossore  e l’Università di  organizzarono con Pignatti a Pisa una presentazione pubblica che coinvolse anche numerosi studenti.
Nel 2008 la Collana aveva già pubblicato una quindicina di volumi, pensammo fosse il momento giusto per promuovere un iniziativa nazionale e organizammo PARCOLIBRI alla Leopolda. Non fu solo una riuscita presentazione dei libri della Collana, ma anche di pubblicazioni, studi e ricerche di parchi e non solo sui temi ambientali di molte zone d’Italia. Fu non solo per la Collana ma per il Parco una occasione regionale e nazionale per assumere un ruolo sempre meno circoscritto alla realtà locale.
Ecco perché il Gruppo di San Rossore dopo la presentazione del suo ultimo libro, il 28 febbraio a Pisa, ha deciso di rinnovare  la Collana e rilanciare l’attività della associazione e la sua gestione.
Le ragioni di questa decisione risultano chiare già dal libro e  dal dibattito che si svolto alla presentazione in Provincia. E’ stato ricordato  in particolare quali furono le ragioni che ci indussero a suo tempo  alla istituzione del Gruppo di San Rossore, rompendo –diciamo così- con Federparchi. Infatti non ritenemmo adeguate le risposte della associazione alle politiche del governo nei confronti dei parchi. Noi iniziammo allora, anche con la Collana, a cercare di individuare e definire una nuova politica che non riducesse i parchi
a enti inutili. La nuova collana con l’ultimo libro a posto le basi per costruire questa nuova politica finalmente in collaborazione  con Federparxhi e d’intesa con il ministro Costa.
Ragioni ambientali, politiche, istituzionali, culturali, economiche che è non solo indispensabile ma anche urgente affrontare, a partire dalle prossime elezioni regionali.  
Situazione come quelle delle terre terremotate, dei nostri mari
invasi e inquinati dalla plastiche e dai rifiuti, il crescente consumo di territorio, la crisi dell’agricoltura hanno bisogno di nuove politiche nazionali e comunitarie alle quali deve concorrere e contribuire un nuovo ruolo dei parchi e delle aree    protette.
Ruolo nuovo a partire dalla loro pianificazione che non può e non deve sottostare a decisioni economiche e sociali che ignorano violano la sostenibilità.
Come dimenticare-lo ricordo a chi è tornato a parlare di Valerio Giacomini e le sue scelte raccolte in quello straordinario libro Uomini e Parchi che qualche ambientalista  definì provocatoriamente Uomini O parchi. Perché il ruolo che Giacomini
riservava alle comunità del territorio era determinante e tutt’altro
che invasivo. Come non meno provocatoria fu – l’ho ricordato alla presentazione del nostro ultimo libro- quella del Ministro Prestigiacomo (governo Berlusconi)  che sostenne che lo Stato non poteva e non doveva sostenere i parchi sul piano finanziario e che per funzionare avrebbero dovuto arrangiarsi. E se questo richiedeva arrangiarsi strapazzando leggi e regole poco male.
Ecco, il nuovo ruolo dei  parchi a cui puntiamo presuppone lasciarci alle spalle tutto questo una volta per tutte, senza scuse o pretesti.
Io,  che lascio la direzione della Collana dopo molti anni, doverosamente, e ringraziando che mi ha sostenuto con la sua collaborazione, perché compete ai  giovani continuare.
Renzo Moschini

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