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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
CORONAVIRUS, LA RABBIA DI BERNARDESCHI
“RICORDIAMOCI DI QUESTA PAURA”

8/3/2020 - 9:59


CORONAVIRUS, LA RABBIA DI BERNARDESCHI: “RICORDIAMOCI DI QUESTA PAURA”

Foto: pagina Facebook Nazionale italiana

Non usa mezzi termini Bernardeschi nel suo ultimo post Instagram: “Ricordiamocelo quando ad aver paura sarà qualcun altro, che chiede aiuto”

Si affida a Instagram, Federico Bernardeschi, per esprimere il suo pensiero sulla crisi sanitaria, ma non solo, che l’Italia sta affrontando ed anche sulla situazione del Coronavirus.
Attraverso parole forti e certamente non banali, l’attaccante della Juventus mette in risalto la deriva sociale e gli atteggiamenti sbagliati che la popolazione sta assumendo, ricordando l’importanza di valori come l’umanità e la solidarietà.
Ecco il testo integrale del post
Di seguito, ecco le parole di Bernardeschi sui social: “Un virus sta dominando le nostre paure. Ci terrorizza, limita la nostra libertà, ci fa disprezzare l’altro. Abbiamo chiuso i porti a chiunque, rintanandoci nella nostra fedele cerchia, criticando gli altri la mattina al bar o in coda al supermercato durante la folle corsa per accaparrarci l’ultimo inutile pezzo di pane, che deve essere il nostro e di nessun altro, manco fosse la fine del mondo”.
“Abbiamo deciso di offendere, cacciare, allontanare. Abbiamo fatto morire donne e bambini, perché prima veniva la nostra sicurezza, la nostra ricchezza e poi le loro vite. E adesso siamo noi gli emarginati, siamo noi ad essere discriminati e cacciati, rinchiusi tra i confini di un Paese che soffre”, ha proseguito il giocatore della Juventus.
“Quando tutto questo finirà, ricordiamoci di questi giorni, di questa sofferenza, di questa isteria che ci ha trasformato in animali mossi solo dall’istinto di sopravvivenza, senza ragione, senza rispetto per nessuno. Ricordiamocelo poi, di come ci trasformano disperazione e paura di morire.

 Ricordiamocelo quando ad aver paura sarà qualcun altro, che chiede aiuto“, ha concluso così il lungo post apparso sui social.
In un momento di estrema confusione mediatica, una voce, quella di Federico Bernardeschi, che riesce a colpire e a distinguersi.

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