Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Ambiente e istituzioni
Il dibattito in corso sui problemi ambientali ripropone, come era accaduto già in tutte o quasi le altre fasi e stagioni politiche, una delicato e spesso complicato tema; i ruoli istituzionali. Lo confermano in particolare l’alto numero di ricorsi alla Corte Costituzionale subito dopo l’entrata in vigore della nuove normative.
Tra le novità della situazione ve n’è una in particolare, che oggi complica maggiormente le cose, come possiamo vedere dalla campagna elettorale avviata per il rinnovo di molte regioni.
Si tratta del fatto che oggi l’ambiente non è separabile dalla politica, anche economico-sociale. Insomma non è più sostenibile che l’ambiente rispetto alle politiche economico-sociali del paese debba adeguarsi, senza potere incidere su quelle politiche rendendole più‘sostenibili’.
Problema ovviamente non solo nazionale ma europeo e planetario.
A complicare ulteriormente le cose -come possiamo vedere anche a Pisa e in Toscana-vi sono posizioni assurde tipo ‘le regioni vanno sciolte’, intanto delle province resta ben poco dopo i tentativi di abrogarle, ripiegando poi sulla loro messa quasi del tutto fuori gioco con pochissime competenze e risorse.
Anche i comuni non se la passano bene, specialmente in certe aree del paese, Sud in testa ma non solo; vedi territori terremotati.
Di questa perdurante situazione critica si vedono gli effetti anche della difficile gestione della crisi in corso sui virus, che probabilmente comporterà lo slittamento delle elezioni regionali e locali.
Insomma l’ultima cosa a cui pensare è alimentare la conflittualità istituzionale.
Renzo Moschini