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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Non “costerebbe” nulla!

26/3/2020 - 14:46



In questo mondo cinico  e offeso rimane poco spazio alla preghiera ed alla speranza di una intercessione divina.
Sono presenti però, in questi momenti, molti esempi di “carità cristiana”, da non confondersi con la “solidarietà civile”, e mi riferisco ai preti, frati e suore che sfidano il pericolo di contagio insieme a coloro che cercano di debellarlo. Altri fedeli, guidati dal Papa Francesco, si riuniscono per pregare insieme con il moderno supporto della telematica, ben lontani dal tempo in cui vi erano solo manifesti murali che invitavano alla preghiera.
In questi giorni di forzato riposo, dove tutti dicono la loro scegliendosi però quella che fa più comodo ed alla quale si sentono più portati, io mi sono messo alla “riordinazione” dell’antico materiale cartaceo che ho raccolto in anni ed anni di ricerca e mi sono imbattuto in questi “editti”, dimenticati in un vecchio baule (come da copione!).
Il primo (notate come l’Arcivescovo di Pisa, e poi anche di Salonicco, usi  inopportunamente il titolo “temporale” di “conte”) chiede ai fedeli di pregare il patrono San Ranieri perché si allontani il terribile flagello del tifo che sta colpendo Firenze e i suoi dintorni ed è datato 26 gennaio 1892.
Nel secondo invece chiede di farlo, l’11 giugno 1895, per un disastroso terremoto, con la stessa intercessione del nostro patrono, che ha seminato guai e morti in Italia e principalmente a Firenze.

 

Non può non saltare alla mente una insignificante lieve analogia fra i quaranta giorni dati dal conte a chi prega per l’aldilà con la quarantena che ora si dà per chi sta di qua.

 

Scherziamoci che così passa meglio!
Il tempo, non altro!

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