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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Baragli: "Export quasi cancellato, serve liquidità ora o non ripartiremo"
Coronavirus: vino fermo in cantina, allarme di Fedagripesca

1/4/2020 - 21:09

Coronavirus: vino fermo in cantina, allarme di Fedagripesca

Baragli: "Export quasi cancellato, serve liquidità ora o non ripartiremo"Il vicepresidente Fedagri Pesca Confcooperative Toscana: "Governo, Regione e Ue devono muoversi ora o sarà troppo tardi"

Firenze, 1 aprile 2020


“Siamo in attesa del peggio - ammette Baragli - e il peggio arriverà quando finiranno anche le poche esportazioni finora rimaste in piedi. E fra poco arriverà il periodo della vendemmia che rischia di trovarci totalmente senza difese economiche per poterla affrontare. Ora, non fra qualche settimana o mese, abbiamo cioè bisogno di ossigeno, liquidità per onorare i nostri impegni e per preparare quelli che ci attendono. Ora o mai più. E’ per questo che gli interventi della Ue, del Governo e della Regione Toscana non possono avere tempi tradizionali. Gli aiuti devono arrivare subito sia con proroghe, sospensioni e dilazioni dei pagamenti sia con credito garantito a lungo e lunghissimo termine con tassi azzerati o quasi”.
“Occorre una iniezione di liquidità nelle aziende e nelle cooperative di produttori - puntualizza Baragli - perché abbiamo come primo obiettivo di portare a casa produzione e poi sperare che non tutto il nostro mercato sia nel frattempo crollato. Perché già ora abbiamo da vendere tanto vino, ma la domanda è in calo e così i prezzi continuano ad abbassarsi e si restringono i margini. E’ come se nel nostro motore arrivasse sempre meno benzina e a costi sempre più alti. Abbiamo e avremo sempre più vino fermo nelle cantine e l’effetto saranno molte svendite che sviliranno il prodotto toscano”.
 
“Anche per questo - conclude Baragli - servirebbe da parte delle istituzioni un progetto complessivo che aiuti la trasformazione ecologica del nostro sistema produttivo puntando sulla cosiddetta vendemmia verde in cui la produzione diminuisce in quantità ma aumenta in qualità e redditività senza limitarci ai soli vigneti marginali”.


































 






































































Fonte: Lorenzo Galli Torrini
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