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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
PRC Federazione di Pisa
BUONISPESA: Ai Comuni affidata la fatica di gestire una misura che non basta, serve innescare un circolo virtuoso

2/4/2020 - 16:46

“BUONISPESA: Ai Comuni affidata la fatica di gestire una misura che non basta, serve innescare un circolo virtuoso o sarà impossibile far bene “


A cura di
Coordinamento PRC Pisa
Pisa 1 aprile 2020
«Lo Stato c’è e nessuno sarà abbandonato». Con queste parole il premier Conte ha eccessivamente esaltato lo sblocco anticipato delle risorse destinate ai comuni e attinti direttamente dal fondo di solidarietà. Non si tratta, quindi, di nuove risorse destinate alla sussistenza delle tante famiglie in seria difficoltà, ma di un anticipo di somme già spettanti ai Comuni.
È lo stesso ministro Gualtieri che definisce la manovra «ossigeno immediato per i Comuni», i medesimi Comuni che sono stati per anni vittime del patto di stabilità e conseguenti tagli enormi sul piano economico-finanziario; Comuni che si trovano in queste ore investiti dell’impegno oneroso di organizzare la distribuzione dei buoni spesa ai propri cittadini bisognosi che ne faranno richiesta. Come poter svolgere al meglio il proprio ruolo di istituzione più prossima alla cittadinanza?

La richiesta del Governo è che i Comuni, dopo essere stati per anni svuotati di competenze e di risorse, diano una risposta tutta istituzionale a dei bisogni che, troppo spesso, sono sfuggiti dall’ambito istituzionale stesso.

Sono moltissime le famiglie in grave situazione di disagio economico e sociale che già prima dell’emergenza Covid19 erano escluse dalle diverse forme di aiuto per limiti culturali, linguistici, sociali o legali, perché senza cittadinanza o perché impossibilitati ad autocertificare i propri piccoli lavoretti al nero.

Oggi, nelle condizioni di restrizione che tutti conosciamo, queste situazioni sono aggravate ed è ancora più difficile per queste famiglie essere raggiunte dai Comuni già affaticati dalla gestione dei problemi ordinari ed eccezionali.

Troppe le famiglie che non potranno o non sapranno seguire il corretto iter delle richieste burocratiche, proprio in un momento in cui il personale dei Comuni, quasi inesistente proprio in questo settore, non è esente da restrizioni e limitazioni legate alla malattia.
Se i Comuni saranno in grado di portare a compimento questo impegno, ciò sarà purtroppo possibile solo tramite lo sforzo congiunto con le tante realtà già esistenti sul territorio, assistenziali e del terzo settore, pagando un prezzo altissimo in termini di sovranità gestionale e decisionale.

Un lavoro che comunque non sarà sufficiente se dovrà essere di lungo respiro, se non affiancato da una ricostruzione del valore istituzionale dei Comuni, dal momento che le strutture e le risorse destinate alle politiche sociali – in nome del patto di stabilità e del pareggio di bilancio – hanno subito pesanti tagli e ora si trovano a dover fronteggiare, senza nessun tipo di indicazione organizzativa un’emergenza di questo tipo, dove il rischio della carestia per chi sta peggio è già realtà.
L’anticipazione di fondi a pioggia da parte del Governo, non solo rischia in questo modo di non venire incontro alle esigenze reali delle persone in difficoltà, ma ci sembra assolutamente schizofrenico rispetto allo svuotamento di ruolo e di risorse degli ultimi anni.
È necessario denunciare che questo non basta: il senso di responsabilità degli enti locali e dei suoi lavoratori non basta più; servono urgentemente risorse da recuperare subito con la patrimoniale e non affidandosi a donazioni volontarie


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2/4/2020 - 20:32

AUTORE:
maomao

Per nostra fortuna voi non contate niente.

2/4/2020 - 19:19

AUTORE:
tovarish di SGT

...hai letto tutto o sei partito dal fondo e hai letto solo gli ultimi due righi ? Cotesto disco che hai messo gira ancora ?
Era bello, quando faceva comodo, essere comunista eh ?

2/4/2020 - 18:55

AUTORE:
Socialdemocratico e/o Liberaldemocratico

...con la patrimoniale; mi sembrate mi pà quando vedeva le arance avanzate e venivano gettate e il suo mondo "economico" si riduceva solo a quello: le avete a da' ma ai poveri e...così la povera gente che le produceva, rimetteva anche il costo della cassetta e del trasporto.
Rifondazione Comunista molto spesso (come è successo a SGT) si tira fuori dal governo della cosa pubblica perché da fuori si critica meglio.

Quando la politica si tirò fuori dalla responsabilità del governo (come fece Bersani che disse: non voglio vincere per poi governare sulle ceneri del governo Berlusconi)
Poi Bersani, Migliavacca e Verdini fecero il programma del governo Monti/Fornero...tanto Loro, i tecnici non perdevano i voti.
Mario Monti poi provò a dire; ma poi non ne fece di niente, di mettere una patrimoniale sulle grandi barche e...chi aveva il timone in mano di quelle grandi barche disse: Caro Mario, vedi con questa barca qui ad andare in Corsica, sulla Costa Azzurra o alle Azzorre è un baleno e così perdete anche gli introiti degli ormeggi oltre far lavorare i calafati di laggiù invece dei viareggini.

Poi vennero le elezioni politiche e si formò Italia Bene Comune, ma con la legge elettorale "porcata" mancò la maggioranza al senato e...da Italia Bene Comune per non sporcarsi le manine l'asinistra-sinistra si misero all'opposizione del governo Letta-Berlusconi e Scelta Civica di Monti ed anche dopo che Forza Italia lasciò perché si formò il Governo Renzi con gli scissionisti Alfano- Lorenzin i compagni de l'asinistra preferirono stare dalla parte
delle opposizioni a dar man forte alle critiche del miglior governo che si ebbe negli ultimi 20 anni per poi aver votato contro le riforme che comprendevano anche una legge elettorale come nei comuni dove i cittadini votanti danno la maggioranza di governo loro e non governi "Franchestain" come si son visti in questa legislatura dove purtroppo i nostri rappresentanti eletti sono stati costretti ad allearsi con chi durante la campagna elettorale si scornavano come caproni.
Carlo Cottarelli era già stato chiamato dal PdR per dar vita all'ennesimo governo tecnico; poi è andata come è andata; perché ora son tutti buoni e cari i quattro partiti di governo?
Certo in agosto dello scorso anno l'ex comunista amico dell'ex comunista Orban dal Papeete chiese pieni poteri per la mattina dopo la guazza e quando le calcagna battono nelle chiappe vuol dire che si è allungato il passo ed allora ai compagni della Sinistra Italiana e derivati gli sta bene avere "Speranza" di governo ...anche insieme a Di Maio e...questo è il passato, ma ricordiamoci compagni che nonostante la tragedia ed il fortissimo impegno delle forze governative attuali; ci sono due forti oppositori (l'altro è espatriato) e nonostante facciano proposte da prendersi con le molle, sono dati da Pagnoncelli & come prossima maggioranza governativa.

Niente sarà più come prima: ma i condoni di Salvini e.. Lameloni che propone l'elargizione di 1.000 euro mensili a tutti (compreso Tronchetti Provera che incassa 1850 euro l'ora, anche quando dorme) e la solita tassa sui ricchi e roba vecchia....anche il compano Xi Ginping ha detto ai suoi: arricchitevi tutti e cosi smettete di esser gelosi e...in pochi anni 850 milioni di Cinesi cambiando paradigma sono usciti dalla fame.
Poi han comprato l'Iner il Milan ed il Ristorante da Ugo sul ponte. ora siam messi tutti malaccio, ma poi si riparte più forti che prima e dipenderà tutto da noi e..non dai comici smessi che dominarono senza vincerla l'altra crisi.
Meditiamo compagni meditiamo!