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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Stefano Ghilardi
COVID 19- Niente tornerà come prima.

17/4/2020 - 9:26



                   COVID 19- Niente tornerà come prima.
 
        Autorevoli  scienziati mondiali hanno dichiarato che la pandemia cinese ancora in atto non avrà termine nel breve tempo e perciò dobbiamo rivedere tutto il nostro sistema sanitario.
       Proponiamo quindi di  costruire reparti ospedalieri separati, autonomi e specializzati per le malattie infettive come nel secolo scorso fu fatto per  la “tubercolosi”: a Pisa c’era l’Ospedale S. Chiara ma  il  “sanatorio” era a Cisanello.
Dobbiamo rafforzare la nostra industria chimico-farmaceutica, impoverita dalle sventurate delocalizzazioni produttive, per realizzare qui gli impianti necessari per produrre reagenti per le diagnosi e farmaci per le cure delle malattie: non possiamo dipendere dall’industria cinese  anche per la semplice tachipirina, come ora denunciano diversi organi di stampa.
 Ma  questa pandemia ha provocato anche uno stop rilevante alle attività produttive che metterà in ginocchio la nostra economia. Occorre supportare gli italiani affinché non cadano in povertà e  rivedere quindi la priorità degli investimenti che non dovranno più essere finalizzati al progetto bocciato dell’aeroporto di Peretola, di cui ora anche il Sindaco di Firenze non ne avverte più la necessità,  o a quello della Darsena Europa che numerosi operatori portuali già erano scettici circa i benefici. Per prima cosa bisogna salvaguardare l'esistente per esempio con opere di manutenzione dei ponti per evitarne il crollo e degli edifici per aumentarne la resistenza ai terremoti.      
            Per quanto riguarda la nostra Regione, riteniamo che sia il momento di mettere in cantiere opere necessarie per lo sviluppo del territorio litoraneo: aggiungere una terza corsia all’A11 completandola fino a Grosseto, implementare il collegamento ferroviario veloce con Firenze, fare la tangenziale N/E di Pisa. Ed inoltre: spostare l’attuale “collo d’oca” ferroviario nella linea PISA-VADA così da liberare un'area da destinare alla 2° pista di atterraggio dell'aeroporto Galilei,  utilizzare la ferrovia elettrificata a binario unico PISA-VADA non solo per le merci ma anche per i passeggeri provenienti dai comuni dell’entroterra continuandone poi l'elettrificazione fino a Volterra. E per quanto riguarda la nostra città, irrobustiamo  o ricostruiamo l’attuale declassificato e fragile “ponte della Cittadella” per percorrerlo nei due sensi di marcia, ed infine mettiamo a disposizione dell’ Università/CNR uno spazio lungo il “canale dei navicelli” per realizzare una “vasca navale” per la verifica e messa a punto di scafi ed  eliche in  supporto ai cantieri navali qui aperti, oppure  una  “vasca di simulazione” da utilizzare per i test di erosione costiera utilizzando a questo nuovo scopo, per esempio,  lo stabilimento ex-Siticem da anni abbandonato. 
 
 

 

Fonte: Il Pres. dell'Associazione Amici di Pisa Dr. Stefano Ghilardi
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