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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Incontrati per caso
di Valdo Mori
LO SCERIFFO

17/4/2020 - 12:53

In via eccezionale, un nuovo incontro di Valdo in tempi ravvicinati..:

Lo SCERIFFO

(Il ritratto dello Sceriffo è opera del Maestro Enrico Fornaini)

E' stato uno dei personaggi più conosciuti a Pisa dagli anni 60 in poi.

Si chiamava Mike e camminava per la città vestito da cowboy con tanto di fazzoletto al collo, cappello e pistole nella fondina. E, soprattutto, in bella vista sul petto, una grande stella !

Sempre disponibile e gentile con tutti lo ricordo quando a metà degli anni 60 veniva a trovare noi studenti prima del rientro pomeridiano all' Istituto Tecnico Leonardo da Vinci.

Lo sollecitavamo a cercare i banditi e lui correva, come se cavalcasse, tra gli alberi di fronte alla scuola..

Poi tornava tra noi per mangiare qualche caramella o dolcino che era rimasto nelle nostre cartelle.

Alcune volte quando il Cinema Italia programmava film western noi ragazzi ci tassavamo per 50 Lire e lo portavamo dentro con noi; seguiva attentamente la pellicola e spesso correva ai lati mimando le scene che si svolgevano sullo schermo.

Era divertente e partecipava con entusiasmo agli assalti contro gli indiani o alle battaglie per la conquista del Forte. 

E al finale del film scoppiava in un applauso liberatorio.

Raramente creava disturbo, anzi anche gli altri spettatori venivano coinvolti dalle sue scorribande e abbozzavano un sorriso.

Durante le mostre dei libri in Banchi passava a salutarci e ritirare "la mancia" dicendoci che potevamo stare tranquilli perché i nostri banchi erano  sotto la sua protezione.

Con l'avanzare dell'età era diventato più prudente e girava accompagnato dal fratello; svolgeva piccole commissioni per i molti amici e conoscenti che incontrava o che andava a salutare presso negozi e uffici.

Raggranellava così gli spiccioli che in buona parte lasciava dalla Pia in Via La Nunziatina per acquistare fumetti.

Ciao Mike, fai buon viaggio e continua a sognare praterie, cavalli e a cercare banditi; noi ti ricorderemo come il ragazzo felice dai grandi occhioni celesti che ci hai rallegrato per tanti anni.













    
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