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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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L’Oncino mio.

19/4/2020 - 9:49


Siamo subissati di morti, moribondi e contagi, non ci resta che appigliarsi al bello del passato per non morire nell’anima prima che nel corpo.
Il problema non è passare “a miglior vita”, mi sembra di essere preso e prendere in giro usare questo eufemismo, quando saremo nell’ultimo letto dove penso che tutti preghino che la fine venga velocemente, siamo preparati, ma è lo strazio che si provoca ai familiari che non possono tenerti la mano nell’ultimo salto.
Questo è il dramma che dilania.
Ho avuto mio padre che doveva essere accudito e ho passato gli ultimi anni della sua vita a tenergli la mano e a parlargli pensando continuamente alla fine di mia madre che gli aveva fatto dire: ma all’ospedale guarirà? No!  E allora la tengo a casa!
In quei lunghi mesi gli parlavo della pesca, del Suo Serchio, focalizzandolo nell’Oncino, la morbida curva che è stata la mia seconda culla.
Mentre stavo seduto accanto a Lui mi venne da scrivere una poesia in vernacolo che gli dedicai:
 

L’ùtimo pescatore


Dice mi’ pà c’ha fatto un sogno strano,
non come fan ‘vell’artri drento ‘r crino,
di notte, cor cortrone e cor cardáno,
ma quando e a pesca’ ‘n Serchio ner barchino.
 
“Mentre cercavo e ragni nell’Oncino,
che ci stan come cardellini ar pero,
ti sbrigo, proprio canto ‘r sugherino,
tre amici che mi parlino dar vero.
 
Erardo con Antenore e Danilo
mi fanno: Dai Neno, dai, vien via,
qui si pesca senz’amo e senza filo,
‘un ti si dice certo ‘na bugia.
 
Qui ‘un c’è chi létia e chi spillàcchera,
si pesca sempre come pesca ‘r Ghiara
che ne’ fossi se ne va a mmazzàcchera
cor sole arto e ll’acqua bella ‘hiara.
 
S’è vvero ch’alle Prata gliè più bbello,
senti bimbo cos’ ar tempo dovi fa’:
‘ndella ‘assa ci vò cann’e mulinello,
lenze e ppiombi, ‘ baini no, e c’en di già!
 
Ma nini, sono stítio, e tte lo sai!
‘Vando sèri ‘r coperchio, fa ppianino,
metti le ‘òse bene, ‘un si sa mmai
‘un avesse a troncammisi ‘r cimino!”
 
Ogni notte vado nell’Oncino a pescare con mio padre, ogni notte sogno quei momenti ed ora, caso quasi “soprannaturale”, mi si viene a ricordare quei luoghi e quei momenti.
Sì, è vero, avevo cercato di allontanarmi da Voi, ma non per mancanza di voglia di parlarvi (scrivervi!), ma solamente per fare ordine nei miei pensieri che si attorcigliano intorno alla devastante prigionia, tenendo forzatamente dentro la mente quello che le gambe non possono far uscire.
Grazie Oncino/k.
Sempre tuo U.
 
p.s nella cassa c’è canna e mulinello!

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20/4/2020 - 12:42

AUTORE:
galileo

avevo il retone nelle vicinanze, anche a me è rimasto nel cuore.

taccolag@libero.it

19/4/2020 - 15:47

AUTORE:
Prata

E proprio vero che nei momenti più difficili della nostra esistenza si riesce a estrarre da noi stessi il meglio della storia della nostra vita.
Luoghi e pensieri si interfacciano in un turbinio di ricordi che ti portano in uno stato di trans tanto da dimenticare la realtà in cui uno vive.
Quando la realtà si ripresenta allora bisogna fare i conti anche con essa, ma i ricordi belli sono l’anima della nostra vita, come noi conserviamo quelli delle persone che ce l’hanno fatti vivere altri conserveranno i nostri, fino all'infinito.
Una bella notizia in questo momento così complicato.
Grazie Oncino

19/4/2020 - 13:43

AUTORE:
Bruno della Baldinacca (alias Bruno Baglini)

...il miracolo atteso da giorni.
Ieri sera che prima del solito sembrava buio strinto; poi si è avuto/visto la luce in nottata e sempre alla luce del sole.
Aver retto il timone della "barca del pari" per la retta via, che credo vicina ad anima e corpo per chi ama, non è stato uno scherzo per questo giornale e per i mediamente 12mila lettori giornalieri.
Ogni uno ha mangiato un po di vitello grasso per il ritorno ad Itaca o giù di li (mi mancano i fondamentali scolastici) e quindi dei classici 'mparati a scola "ha" Pisa e così la dico cor core 'nmano!

Se ognuno, scrittori, lettori redattori di questo giornale da il meglio di se e c'infila ed il che non sempre è facile dato la contingenza del momento di isolamento con avvisi costanti che sembrerebbero esuberanti ma quando piove, piove per tutti.

Niente ci vieta di alimentare in primis la cura dell'anima che poi è il motore che alimenta il tutto.
Scendere in campo e dare per scontato partita persa...anche il tifoso più sonnacchioso ci e si piglierebbe a "scuregge" nel senso: chi me l'ha fatto fare di partecipare a questo torneo di arrendevoli al primo venticello primaverile?

Bene le discese e ridiscese in campo di lotta, dando il meglio di se con professionalità nei loro campi specifici e chi più ne ha, più ne metta!...fino a toccare piomba!
Insieme ce la faremo!

19/4/2020 - 11:54

AUTORE:
Oncinok

Emozionarsi e piangere nel rivedere la tua pagina e stato tutt'uno!
Grazie di essere tornato con un misto di sentimenti che vanno dalla tristezza alla dolcezza infinita per arrivare alla speranza dell'ultimo rigo.
Per me in questo periodo il sentimento più ricorrente è la nostalgia...gli affetti cari che non ci sono più e che mancano più che mai, e mi tornano in mente cose lontane ma mai state così vicine quando chiedevo a un uomo speciale "mi racconti qualcosa?" e con le sue parole riusciva a farmi felice e a farmi dimenticare tutte le avversità della vita.
Grazie per essere tornato a farci compagnia