Dopo aver ascoltato il premier Conte, letto il Dpcm e ricevuto nella notte alcuni ulteriori atti esplicativi, condivido con voi alcune impressioni su quello che mi convince e quello che, invece, mi lascia dubbioso.

✅ La ripartenza generalizzata dal 4 maggio di alcuni settori produttivi fondamentali per il nostro Paese come l'edilizia e la manifattura.

✅ La possibilità FIN DA OGGI (secondo quanto previsto dall'atto esplicativo al Dpcm firmato e emanato dai ministri a Sviluppo Economico, Salute e Trasporti) di far ripartire le attività dei settori manifatturieri "prevalentemente orientati alle esportazioni" ovviamente nel pieno rispetto di tutte le fondamentali norme tese a garantire la sicurezza di chi lavora. Per il nostro territorio significa, come avevamo chiesto al governo, che le fabbriche del settore conciario potranno ricominciare le loro lavorazioni. Mi auguro che la stessa interpretazione sia data anche per quelle del mobile come sa me richiesto.

✅ Il prezzo calmierato per le mascherine e l'abolizione dell'Iva sui Dispostivi di Protezione Indviduale.

✅ La possibilità di far visita, almeno al'interno della propria regione, ai parenti più stretti.

✅ L'annuncio (anche se non è inserito in questo decreto) di finanziamenti a fondo perduto (che abbiamo chiesto con forza da settimane) per le imprese/attività con meno di 10 dipendenti, elemento essenziale per la sopravvivenza di tante di loro.
⚠️ Mancanza di parole chiare su scuola e università e, soprattutto, sulle misure di sostegno alle famiglie con figli nel momento in cui riprenderanno le attività lavorative dei genitori. Questo è un tema fondamentale e non più rinviabile.

⚠️ I tempi più lunghi per la riapertura di bar e ristoranti (in Toscana, almeno, abbiamo già dato il via da venerdì alla vendita di cibo da asporto oltre alle consegne a domicilio) e per i negozi al dettaglio di abbigliamento ma anche per la partecipazione alle funzioni religiose: laddove può essere garantito il rispetto della distanza di sicurezza non capisco perché debbano permanere divieti.

⚠️ La Toscana non è la Lombardia e credo che quanto meno delle differenziazioni su base regionale debbano essere previste. Abbiamo realtà produttive e commerciali che qui possono ripartire in sicurezza e dobbiamo assolutamente agevolarle.

⚠️ Fermo restando che il distanziamento sociale è elemento fondamentale e che la tutela della salute viene prima di tutto, con tutto il rispetto per i calciatori milionari non è stata detta una parola per il mondo delle arti e dello spettacolo che pure coinvolge centinaia di migliaia di persone (che, nella stragrande maggioranza dei casi, milionari non sono).

⚠️ Nessun riferimento chiaro alla strategia nazionale per la mappatura dei casi attraverso tamponi e test sierologici: premesso che in Toscana, su questo, siamo già partiti con lo screening di massa che riguarderà 400mila persone, credo che sarebbe opportuno sapere se e quali sono le linee di indirizzo da parte del governo entrando in una nuova fase così delicata.