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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
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È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Umberto Mosso
LA BANALITA’ PERICOLOSA

30/4/2020 - 20:52

LA BANALITA’ PERICOLOSA


Sentendo Conte che riferisce alle Camere sulla ripresa delle attività economiche, dibattito su richiesta del Parlamento e non di sua iniziativa, sembra di stare alla Sagra dell’Ovvio, a passeggio tra lo stand dei luoghi comuni e il baracchino della retorica.

Ma di cosa parla?
Filo conduttore: “Riaprire totalmente e subito sarebbe da irresponsabili”. Ma chi l’ha mai chiesto?

Con chi ce l’ha?

Conte fa intendere alla parte meno informata e più spaventata del Paese, che ci sia un nemico comune contro il quale fare quadrato stringendosi fideisticamente intorno a lui contro chiunque osi contraddire la sua prudenza e il suo buonsenso.

Creare un nemico comune per avere consenso è una vecchia tecnica, ma l’Italia non è la Turchia e neanche l’Ungheria
Dietro una terminologia giuridico-maccheronica (“che belle parole!” sembra di sentire dire da quelli del partito delle torte fatte in casa, vittime vecchie e nuove del paternalismo populista) non si nascondono solo gli errori e le omissioni della Fase 1, ma anche la pervicacia nel perseverare con una idea improvvisata di Fase 2 che non ha eguali in Europa.

Eppure ha avuto tutto il tempo e 400 esperti per prepararsi.
Parzialmente attuati i già lacunosi i provvedimenti di sostegno ai redditi persi, debolezza nei confronti delle banche, discriminazioni cervellotiche tra categorie produttive, nessuna differenziazione territoriale e su tutto promesse: intendiamo predisporre, è allo studio, definiremo, proporremo. Tutto questo sta creando uno stato d’abbandono di milioni di persone che non hanno alcun sostegno e che, per quando prevede possano riaprire, saranno fallite.

Nessuna strategia per quel pezzo di economia che è la vita per milioni di famiglie. Sembra se ne siano accorti oggi: metteremo allo studio, predisporremo.
E, per ultimo, ma non da ultimo, dove è finita l’anima costituzionale e libertaria della sinistra?

Su questo Conte ha difeso in modo ingannevole l’abuso dei suoi Decreti Presidenziali, sostenendo che fossero lo strumento obbligato per agire tempestivamente.

Un falso offensivo!

Un Decreto Legge d’urgenza avrebbe assicurato la stessa tempestività entrando in vigore immediatamente.

Solo che avrebbe dovuto essere discusso e convertito in legge dal Parlamento entro 60gg, nei quali avrebbe comunque funzionato, quindi sarebbe stato emendabile e promulgato dal Presidente della Repubblica. Invece i suoi Decreti sono incontrollati e incontrollabili sia dal Parlamento, sia dal Presidente della Repubblica.

Non c’è giustificazione, se non la volontà di affermare un potere personale, in un campo così delicato come quello della limitazione delle libertà personali, che è un intollerabile e pericoloso precedente.
Renzi nel suo intervento è stato chiaro, "Glielo diciamo in faccia, siamo a un bivio, scelga lei dove andare. E' stato bravo a rassicurare gli italiani. Il punto però è che nella Fase 2 della politica non basta giocare su paura e preoccupazione.

C'è una ricostruzione da fare che è devastante e richiederà visione e scelte coraggiose. Dia un occhio meno ai like su FB e in più ai dati dell'Istat.

Se sceglierà la strada del populismo non avrà al suo fianco Italia Viva. Non abbiamo negato i pieni poteri a Salvini per darli ad altri".


Quelli del partito delle torte fatte in casa continueranno a dire che è un irresponsabile, ma lui se ne frega dei sondaggi, smentendo chi dice che parla per avere visibilità.

Parla perché ha il coraggio di dire la verità.

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