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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Amici della Terra Versilia
SCEGLIERE LA GIUSTA RIPRESA DOPO COVID 19

1/5/2020 - 13:59


 SCEGLIERE LA GIUSTA RIPRESA DOPO COVID 19


In questo periodo di emergenza abbiamo imparato quanto fosse importante stare insieme e passeggiare all’aperto. E’ stato di consolazione vedere che l’acqua nei canali tornava limpida e che l’aria  ridiventava tersa. Così come la visione di animali selvatici, in spazi urbani, ci ha rassicurati sulla forza della vita e la speranza di venirne fuori. Ora che ci si avvia alla fine della quarantena, crediamo che sia vitale rinunciare a cattive abitudini che hanno contraddistinto questi ultimi anni e  hanno reso più forte ed aggressiva la  pandemia con effetti devastanti sul quotidiano di tante persone. Ci riferiamo al taglio indiscriminato dei boschi necessari per produrre aria pulita e mitigare i cambiamenti climatici, al rilancio di grandi opere quando non si riesce a manutenzionare l’esistente, alla richiesta di attività produttive di  maggiore libertà di azione per rilanciare una crescita irrealizzabile per i limiti finiti del nostro Pianeta. Cattive Abitudini che, purtroppo, stanno ricomparendo in un crescendo preoccupante negli articoli di questi ultimi giorni. Dove vengono riportate le esternazioni di alcuni amministratori ed industriali che pensano di risollevare il paese ripercorrendo la  stessa strada che ci ha condotto nel vicolo cieco in cui ci troviamo. Così si  pensa a nuove strade, a un rilancio dell’edilizia e meno “burocrazia”. Il nostro augurio e che prevalga il buon senso e che nella riunione dei sindaci costieri si pianifichino interventi per una edilizia che sia di manutenzione e recupero e non di nuovo consumo di territorio, la diffusione di un turismo verde, sostenibile, promuovendo per i residenti colpiti dalla crisi economica del Covid 19, nell’immediato, la diffusione dell’iniziativa dell’Ombrellone Sociale, ripensando nel tempo all’organizzazione delle concessioni per una maggiore presenza di spiagge libere oggi praticamente inesistenti. Si ribadisce  che la Lecciona non è una spiaggia libera e che le esternazioni apparse sui giornali non sono sostenibili ancora prima che dal punto di vista ambientale da quello sociale. Pianificare un uso diffuso “dell’Ombrellone sociale” eviterà di ghettizzare spazi non adeguati ad accogliere flussi elevati di persone
I contributi raccolti durante il Processo Partecipato “Tutti Uniti per la Pineta e una Viareggio Migliore”,  quando ancora la pandemia non era entrata con prepotenza nelle vite di tutti, non parlano di nuove opere ed infrastrutture, ma di una maggiore cura nella manutenzione ordinaria della città, meno traffico veicolare, un incremento quali/quantitativo del verde pubblico e degli spazi per lo sport e la socializzazione, migliori condizioni di lavoro contrastando il lavoro nero e grigio. Una città  dove il Parco ed il Mare, la Solidarietà,  sono stati individuati come  i valori identitari principali, seguiti dai monumenti storici, le botteghe tradizionali e la darsena.
Un messaggio chiaro e semplice che speriamo venga adottato da chi amministra concentrando le risorse disponibili alla cura del territorio, alla sua manutenzione idrogeologica , a sanare l’inquinamento, a migliorare il servizio sanitario, a promuovere solidarietà verso chi è stato maggiormente colpito, evitando altro cemento,  consumo di suolo e sottosuolo,  e privatizzazioni.
 

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