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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Che tempo che fa - di Michele Serra
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di Fernando Bezi
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Mazzarri e Boggi (Lista Boggi Sindaco)
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di Bezzi Fernando - 2025-04-17bezzifer
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Amici della Terra Versilia
SCEGLIERE LA GIUSTA RIPRESA DOPO COVID 19

1/5/2020 - 13:59


 SCEGLIERE LA GIUSTA RIPRESA DOPO COVID 19


In questo periodo di emergenza abbiamo imparato quanto fosse importante stare insieme e passeggiare all’aperto. E’ stato di consolazione vedere che l’acqua nei canali tornava limpida e che l’aria  ridiventava tersa. Così come la visione di animali selvatici, in spazi urbani, ci ha rassicurati sulla forza della vita e la speranza di venirne fuori. Ora che ci si avvia alla fine della quarantena, crediamo che sia vitale rinunciare a cattive abitudini che hanno contraddistinto questi ultimi anni e  hanno reso più forte ed aggressiva la  pandemia con effetti devastanti sul quotidiano di tante persone. Ci riferiamo al taglio indiscriminato dei boschi necessari per produrre aria pulita e mitigare i cambiamenti climatici, al rilancio di grandi opere quando non si riesce a manutenzionare l’esistente, alla richiesta di attività produttive di  maggiore libertà di azione per rilanciare una crescita irrealizzabile per i limiti finiti del nostro Pianeta. Cattive Abitudini che, purtroppo, stanno ricomparendo in un crescendo preoccupante negli articoli di questi ultimi giorni. Dove vengono riportate le esternazioni di alcuni amministratori ed industriali che pensano di risollevare il paese ripercorrendo la  stessa strada che ci ha condotto nel vicolo cieco in cui ci troviamo. Così si  pensa a nuove strade, a un rilancio dell’edilizia e meno “burocrazia”. Il nostro augurio e che prevalga il buon senso e che nella riunione dei sindaci costieri si pianifichino interventi per una edilizia che sia di manutenzione e recupero e non di nuovo consumo di territorio, la diffusione di un turismo verde, sostenibile, promuovendo per i residenti colpiti dalla crisi economica del Covid 19, nell’immediato, la diffusione dell’iniziativa dell’Ombrellone Sociale, ripensando nel tempo all’organizzazione delle concessioni per una maggiore presenza di spiagge libere oggi praticamente inesistenti. Si ribadisce  che la Lecciona non è una spiaggia libera e che le esternazioni apparse sui giornali non sono sostenibili ancora prima che dal punto di vista ambientale da quello sociale. Pianificare un uso diffuso “dell’Ombrellone sociale” eviterà di ghettizzare spazi non adeguati ad accogliere flussi elevati di persone
I contributi raccolti durante il Processo Partecipato “Tutti Uniti per la Pineta e una Viareggio Migliore”,  quando ancora la pandemia non era entrata con prepotenza nelle vite di tutti, non parlano di nuove opere ed infrastrutture, ma di una maggiore cura nella manutenzione ordinaria della città, meno traffico veicolare, un incremento quali/quantitativo del verde pubblico e degli spazi per lo sport e la socializzazione, migliori condizioni di lavoro contrastando il lavoro nero e grigio. Una città  dove il Parco ed il Mare, la Solidarietà,  sono stati individuati come  i valori identitari principali, seguiti dai monumenti storici, le botteghe tradizionali e la darsena.
Un messaggio chiaro e semplice che speriamo venga adottato da chi amministra concentrando le risorse disponibili alla cura del territorio, alla sua manutenzione idrogeologica , a sanare l’inquinamento, a migliorare il servizio sanitario, a promuovere solidarietà verso chi è stato maggiormente colpito, evitando altro cemento,  consumo di suolo e sottosuolo,  e privatizzazioni.
 

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