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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
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esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
CULTURA E SPETTACOLO-di Giulia Baglini
Luoghi d'arte e di spettacolo pronti a riaprire in sicurezza

9/5/2020 - 12:38

Luoghi d'arte e di spettacolo pronti a riaprire in sicurezza: il punto di vista degli operatori culturali

Lo stato dell'arte del mondo della cultura, anche a Pistoia. Le ultime linee guida di Agis e di Icom

 Il blocco delle attività dovuto all’emergenza sanitaria ha determinato lo sospensione di un settore di cui si parla ancora poco: quello della cultura. Teatri, cinema e musei sono stati tra i primi a dover chiudere le loro porte al pubblico, ma c’è ancora molta incertezza su come i luoghi della cultura dovranno vivere la fase 2.  Una prima risposta ha cercato di fornirla l’Agis, che rappresenta e supporta tutte le imprese del settore dello spettacolo italiano: lo scorso 30 aprile ha presentato un documento per la ripartenza delle attività e per la riapertura al pubblico, realizzato di concerto con tutte le componenti aderenti all’associazione, dallo spettacolo dal vivo all’esercizio cinematografico. L’Agis propone al Ministero dei Beni Culturali un calendario di ripresa delle attività di spettacolo dal vivo e delle proiezioni cinematografiche, differenziato per spazi aperti o edifici chiusi.

Tra le misure di sicurezza si propone l’installazione di dispenser di soluzioni disinfettanti ad uso del pubblico, l’igienizzazione periodica dei servizi igienici e delle superfici, un’incentivazione della vendita di biglietti telematici e la previsione di una distribuzione a ‘scacchiera’ del pubblico. Una deroga dalle misure di distanziamento potrà essere destinata alle coppie e ai gruppi conviventi, sempre con la raccomandazione al pubblico dell’uso di una protezione del naso e della bocca.

Negli organismi dello spettacolo dovranno essere applicati i protocolli di sicurezza per i luoghi di lavoro per tutti i lavoratori. Agli artisti sarà garantita la possibilità di non utilizzare mascherine. Ove siano impossibili il rispetto delle misure distanziamento e l’uso di mascherine, dovrà essere previsto un piano di test e monitoraggi periodici sotto vigilanza medica. In merito agli interventi pubblici per la gestione del riavvio, l’Agis richiede l’ammissibilità della spesa nella rendicontazione del Fondo Unico per lo Spettacolo e l’assegnazione di fondi integrativi di emergenza e di fondi specifici per il riavvio delle attività che dovranno accompagnare la fase di ripartenza delle istituzioni e delle imprese. Una fase che, secondo l’Agis, durerà almeno fino alla fine del 2021.
Come stanno vivendo questo clima di incertezza gli operatori culturali pistoiesi?
Il principale teatro cittadino, il Teatro Manzoni, ha lanciato nelle ultime settimane la campagna #iorinuncioalrimborso: numerosi gli abbonati e gli acquirenti di spettacoli annullati che hanno aderito, allo scopo di sostenere le istituzioni culturali e di spettacolo così profondamente toccate dalla sospensione dell'attività. L’impegno dell’Associazione Teatrale Pistoiese è teso a riprogrammare quanti più spettacoli possibili e a ripagare la generosità e vicinanza del pubblico con nuovi spettacoli. Il direttore Gianfranco Gagliardi ha fatto sapere che è tempo di riabituare i cittadini a stare insieme, naturalmente con tutte le prudenze del caso e di stare pensando a una stagione all'aperto tardo-estiva, tra metà agosto e settembre. 

Per il Centro Culturale il Funaro ci ha risposto il direttore artistico Lisa Cantini: “Il nostro teatro è un luogo di socialità, nel quale l'esperienza teatrale viene usata come strumento di condivisione, dai laboratori teatrali al momento dell'aperitivo nella nostra caffetteria, fino agli incontri in biblioteca. Da che mondo è mondo il teatro si fa in un modo solo, cioè condividendo l'esperienza nel qui e ora: è un’esperienza unica e irripetibile che non può avere surrogati. Io confido in una ripresa, con modalità da immaginare e nuovi spazi da organizzare.

Facciamo danzare i neuroni, per usare una metafora teatrale. Spero che si creino anche nuove sinergie, con la possibilità di condividere anche con altri soggetti la ripartenza. E' molto probabile che in questi mesi sia germogliata da parte del pubblico la voglia di tornare ad incontrarci: in teatro si trovano esseri umani che raccontano storie di esseri umani ad altri esseri umani. E’ qualcosa che non può morire, deve solo ripartire con altre modalità. Noi siamo qui che ci prendiamo cura della nostra casa, in attesa di poterla riaprire e di riprendere un discorso che è stato interrotto bruscamente. Nei nostri 25 laboratori si incontravano bambini, adolescenti e adulti, anche diversamente abili, che improvvisamente hanno visto tagliati di netto rapporti umani e relazioni. La cosa più dolorosa e più grave è che i lavoratori dello spettacolo fanno parte di una categoria che non è assolutamente tutelata da nessun punto di vista.
 
La comunità artistica è ai blocchi di partenza, so che al momento della ripartenza darà il meglio di sé per riprendere il contatto col pubblico: non si tratta solo della loro vita, ma della vita di una comunità. Chi lavora in questo settore crede fortemente che la bellezza salverà il mondo, che la condivisione delle esperienze sia qualcosa che arricchisce la comunità, che porta verso una dimensione più empatica e più umana. Insieme a tutte le novità che potremmo mettere in campo, come gli ingressi calmierati, spero che verremo accolti con l’entusiasmo e con la gioia con cui si rivede un un amico dopo un po' di tempo”.


Abbiamo raccolto anche il punto di vista di Luca Barni, uno dei soci del Cinema Roma: “Non abbiamo mai interrotto il filo con il nostro pubblico, proponendo un film in streaming gratuito al giorno e condividendo interviste a famosi registi. Dopo qualche settimana ci siamo fermati, abbiamo considerato che l’offerta è comunque ampia. Il nostro settore, purtroppo, sarà tra gli ultimi a riaprire.

Tuttavia, a certe condizioni e con attenzioni particolari, qualche possibilità in più potrebbe averla il cinema all’aperto, che da qualche anno organizziamo insieme al Comune di Pistoia, nel giardino di Villa Baldi Papini, in Porta al Borgo. Spero in aiuti concreti da parte delle istituzioni perché il rischio è quello di trovarsi di fronte a un deserto culturale difficilmente rimediabile”.
Intanto qualche notizia positiva per il settore cinematografico è arrivata e fa ben sperare anche per una stagione estiva del Cinema Roma: è stato infatti lanciato negli ultimi giorni da parte di esercenti, distributori e produttori ‘Moviement Village’, un progetto nazionale che punta ad aprire cinema all'aperto, attivando "una rete di sale che possa portare al ritorno al consumo di contenuti sul grande schermo consentendo così di mantenere vivo il rapporto con il pubblico" e garantendo insieme il "pieno rispetto dei protocolli dell'emergenza sanitaria che verranno emanati dalle autorità competenti". Ideato dall'Anec (associazione nazionale esercenti cinema) con la partecipazione di Anica (Associazione nazionale imprese cinematografiche e audiovisivo) sezione distributori e produttori, con Accademia del cinema italiano David di Donatello, il progetto ha il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mibact, il patrocinio di Anci e la collaborazione dell'Anac, dei 100 Autori e e del Nuovo Imaie (Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori).
Per altri importanti luoghi di cultura, i nostri amati musei, una data di riapertura c’è già ed è il 18 maggio, che coincide con la Giornata internazionale dei musei.

Per Icom Italia, il Comitato Nazionale dell’International Council of Museums, questo appuntamento costituisce un importante segnale di fiducia e di speranza nel futuro. L’organizzazione, che si dedica alla salvaguardia del patrimonio culturale e allo sviluppo dei musei, mette in guardia sui futuri indirizzi da prendere: “Per mantenere in vita i musei, piccoli e grandi, della Penisola e renderli attivi, visibili, utili, efficaci, non sarà sufficiente riaprire le loro porte, ma occorrerà discutere a livello nazionale e locale, in via generale e caso per caso, la loro sostenibilità economica e la loro utilità sociale. Saranno indispensabili notevoli finanziamenti pubblici, europei, nazionali, regionali, in controtendenza con quanto avvenuto negli ultimi anni in tutto il mondo". Come ottenere questi finanziamenti, in un periodo in cui sono certamente più pressanti le esigenze legate all’emergenza sanitaria, alla crisi delle imprese, alla disoccupazione, alla riduzione del reddito familiare?

Secondo Icom "i musei, così come gli altri istituti e luoghi della cultura, dovranno dimostrare di essere dei riferimenti ineludibili per le comunità, non solo custodi di tesori artistici e testimoni di memorie, ma soggetti attivi in grado di incidere sul miglioramento del benessere delle persone (particolarmente importante dopo un periodo di lutti, di preoccupazioni, di solitudine), e di concorrere, in sinergia con le istituzioni scolastiche e accademiche, alla diffusione della cultura e della coscienza civile, e con le autorità locali e l’associazionismo all’attenuazione delle differenze sociali e alla rigenerazione urbana".
Anche a Pistoia, i professionisti degli spazi museali sono al lavoro per tornare a rendere accessibile al pubblico il patrimonio artistico. I musei comunali rappresentano quattro luoghi d’arte di inestimabile valore: il Museo Civico d’arte antica in Palazzo Comunale, il Museo dello Spedale del Ceppo, il Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni e la Casa-studio Fernando Melani. Elena Testaferrata, la direttrice dei Musei Civici, ci ha parlato delle azioni che sono allo studio in vista della riapertura:“In attesa di potersi confrontare prossimamente con i documenti di indirizzo che arriveranno dal MIBACT e dalla Regione Toscana con la collaborazione delle Associazioni museali italiane, stiamo immaginando come affrontare la questione della riapertura dei musei e delle mostre e la conseguente gestione dei servizi, delle attività e del pubblico nella fase 2 dell'emergenza sanitaria da COVID-19.

Stiamo cioè lavorando a delle possibili linee guida su come ripristinare in sicurezza il piacere delle opportunità offerte dal ricco patrimonio culturale dei Musei Civici di Pistoia, tenendo conto che gli spazi museali sono allo stesso tempo luoghi di lavoro e luoghi di accesso alle collezioni, ai servizi e alle attività da parte del pubblico, ma anche ipotizzando quali saranno i possibili effetti della pandemia sul turismo”.
Ricordando che quest’anno il Museo di Arte Contemporanea di Palazzo Fabroni ha compiuto 30 anni, abbiamo voluto sapere come prosegue il piano di spostamento della sezione del Novecento dal Palazzo Comunale allo stesso Palazzo Fabroni: “Ci stiamo continuamente esercitando sulla inevitabile rimodulazione dei tempi e delle modalità di attuazione del programma delle iniziative previste, a partire dall'inaugurazione della completa riconfigurazione estetico-funzionale dello spazio esterno del museo come un 'giardino d'autore' contemporaneo.
 
I lavori, che si completeranno in breve tempo non appena potranno riprendere ancorché nel rispetto delle misure previste nella fase 2 dell'emergenza sanitaria, hanno permesso anche il recupero di alcuni nuovi locali adiacenti al giardino, sulla cui destinazione d'uso occorrerà riflettere approfonditamente anche in relazione al completamento dello spostamento della sezione del Novecento dal Palazzo Comunale a Palazzo Fabroni”.
Da dicembre 2018 esiste a Pistoia un nuovo sistema museale promosso dalla Fondazione Caript, la Fondazione Pistoia Musei. Comprensiva di quattro sedi (Palazzo de’ Rossi, Palazzo Buontalenti, Antico Palazzo dei Vescovi e San Salvatore, non ancora inaugurata), la Fondazione promuove due mostre, in corso fino all’insorgere dell’epidemia: “Exodus, in cammino sulle strade delle migrazioni“, con le suggestive foto in bianco e nero del maestro brasiliano Sebastião Salgado, e “Pistoia Novecento“, un percorso artistico lungo il secolo scorso riletto attraverso le opere degli artisti pistoiesi. Sarà nostra cura dare notizia di una eventuale proroga di entrambe le mostre. In attesa della riapertura, la Fondazione ha organizzato delle interessanti proiezioni online di film e documentari, come quella dedicata a Salgado, protagonista de “Il sale della Terra” del regista tedesco Wim Wenders. Il prossimo appuntamento è con una proiezione dedicata al visionario regista statunitense David Lynch, in programma per il 10 maggio. Inoltre la Fondazione ha reso accessibili in maniera gratuita su una sezione del suo sito web alcuni volumi dedicati all’arte locale, alla collezione museale e alle mostre recenti


Fonte: Giulia Baglini-Pistoia Sette
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