Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Da:
La domenica dell’agricoltore, 20 novembre 1932.
Un singolare incidente ferroviario è avvenuto di nottetempo sul tratto della linea Spezia-Pisa, che attraversa la pineta di Migliarino. Un cinghiale, che traversava il binario, travolto dalla locomotiva ha provocato la rottura delle condutture del treno a vapore e del riscaldamento.
Su “Cronache” è stato pubblicato qualche giorno fa un articolo della Federazione Italiana della Caccia a favore delle battute ai cinghiali, malvisto da Legambiente ed altre associazioni, e commentato da un lettore che si firma “non cacciatore”, ma che dice, in poche parole, che la selezione (la caccia) è naturale quando ci sono pericoli.
D’accordo, ai treni ora no, ma per le coltivazioni, e qualche volta anche per le persone, qualche problema c’è!
Anche io sono “non cacciatore” ed amo gli animali come credo ognuno di noi, ma non mi azzarderei mai a contestare un prelievo massiccio di daini e cinghiali nel parco e nelle zone agricole.
Mancano i grandi predatori di un tempo e vanno sostituiti dal cacciatore: attenzione, da non confondersi con lo “sparatore”!