Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Ancora un incontro di Valdo:
Correva l'anno 1988 e l'Azienda era ancora sulla cresta dell'onda. Famosi piloti avevano indossato i nostri caschi ed adesso era la volta di Michele Alboreto pilota Ferrari che a tutt'oggi è ancora l'ultimo italiano ad aver vinto un Gran Premio con la rossa di Maranello. Prima di lui Regazzoni, Cecotto, Lavado, Lucchinelli e Graziano Rossi avevano portato il marchio Jeb's ad una fama mondiale.
A Milano una sera festeggiai con il nostro Direttore Tecnico Meucci Osvaldo il raggiungimento del target di vendita del periodo. Scegliemmo il ristorante Il Punto Malatesta gestito da Augusto Picolli chef conosciuto e stimato nel mondo della "Formula 1".
Autore di un prezioso volume dal titolo "La cucina da F1" gestiva con successo uno dei più famosi ristoranti della capitale meneghina.
Oltre che ad essere un esperto di cucina e di pietanze innovative era un attento conoscitore del mondo delle corse delle monoposto del Campionato Mondiale.
Assistevo a lunghe conversazioni con il nostro Direttore sulla caratteristiche delle auto e sulle capacità dei piloti; io su questi temi ero meno preparato e mi interessavo maggiormente alla sponsorizzazioni ed ai rapporti con stampa, fiere, mostre piloti e team locali.
Durante la cena si intrattenne con noi come spesso accadeva e ci informò che da poco aveva aperto un locale a Berlino e che stava per inaugurare un ristorante anche a Tokio.
Nel salone centrale del locale si aprivano due porte che davano su due salette riservate nelle quali spesso venivano ospitati i team della F1. Notai come di fronte ad una di esse due uomini cenassero da soli piuttosto silenziosi e guardinghi. Vestiti con abiti eleganti e molto lenti nel gustare i piatti.
Chiesi ad Augusto chi erano; mi rispose con un sorriso sornione e cambiò discorso.
Quella sera non ci intrattenemmo a lungo perché volevo correre sui Navigli a terminare degnamente i festeggiamenti.
Accompagnandoci fuori attraverso il breve giardino Augusto indicandomi un' auto parcheggiata di fronte con altre due persone a bordo mi disse " Le due persone al tavolo interno sono le guardie del corpo di Helmut Kohl il Cancelliere Tedesco in visita in quei giorni a Milano che è venuto a cena da me. Così pure della scorta è l'auto che vedi qui fuori".
A proposito di "Guardie del corpo" mi vengono alla mente altri ricordi, ma di questi ne parleremo nelle prossime occasioni.