Renzi e l’avviso ai naviganti

Non sta fermo Renzi.

 Nel contesto politico italiano è sicuramente il più vitale, agile, vivace..

Non è mai pesante, retrogrado e nostalgico, con la testa rivolta al passato, come potrebbe essere un comunista, non è mai vago e confuso, come potrebbe essere un pentastellato, non è mai retorico e populista, come può essere un leghista, non è mai sovranista e conformista, come può essere un elettore di destra.
Spiazza con la sua Politica anche coloro che lo stimano e lo apprezzano; spesso, sono presi in contropiede. Succede quando invece di guardare al disegno generale, guardano alla vicenda quotidiana o all’evento particolare in sé. Sembrano incoerenze, sembrano contraddizioni. Non lo sono. Basta osservare il tutto con il metro della Politica.
Prendiamo i casi più eclatanti di questi ultimi giorni: caso Bonafede e caso Salvini.
Nel primo caso, Renzi era ben cosciente e consapevole che la caduta di Bonafede avrebbe significato la caduta del Governo e, conseguentemente, il rientro in campo di Salvini. Convinto delle sue ragioni di uomo garante dei principi della Costituzione di cui il Garantismo è parte importante, principi che Bonafede ha calpestato cancellando la prescrizione dei processi penali, ha premuto per ottenere un comitato che riveda le norme e, ottenutolo, ha salvato lo stesso Bonafede e il Governo.

In questo modo ha ottenuto due risultati: ripristino della prescrizione con la salvaguardia del Garantismo e salvezza del governo con un nuovo programma (cantieri, famiglia, regolarizzazione invisibili)Nel secondo caso, Renzi, sempre con in testa la stella polare del Garantismo, ha bocciato la scelta di una condanna partigiana di Salvini, per il caso della Open Arms, ottenendo due risultati chiari e trasparenti  (salvaguardia dei principi della Costituzione, di cui il Garantismo è parte importante, e messa in ombra di Salvini che, altrimenti, avrebbe occupato tutta la scena mediatica con il suo vittimismo piagnucoloso e lamentoso) e un risultato politico che solo qualche acuto osservatore ha colto ovvero il disimpegno renziano sul caso Salvini nato dal fatto che nella documentazione “non sembra emergere l’esclusiva riferibilità all’ex ministro dell’Interno dei fatti contestati”. In parole povere, i ministri 5S e il premier Conte non potevano non sapere quel che Salvini si accingeva a fare contro la Open Arms.

Nei giorni della Open Arms, Salvini non fu mai smentito dai suoi colleghi al governo penta-stellati né fu mai smentito da Palazzo Chigi.

La Politica, non va confusa con Etica e Morale, non va confusa con la buona educazione, non va confusa con un concetto popolare di onestà. La Politica è la Ricerca continua del consenso sulle proprie idee (nel caso di Italia Viva: Garantismo e Programmi, Efficacia e Visione del Futuro) attraverso un confronto dialettico e un’ azione parlamentare a volte incomprensibile.