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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Calci
Ricordo di Sandro

7/6/2020 - 12:42

Ricordo di Sandro
 
A Calci un gruppo di amici si incontra al bar per il caffè del mattino. Sono bancari, insegnanti, docenti universitari, medici, operai, impiegati in pensione. Fra sfottimenti bonari, battute e qualche discorso serio parlano dei fatti del giorno, di politica, di letteratura, di storia locale, di donne in un clima da “Amici miei” di Monicelli.
Sandro Sandroni era l'animatore. Con l'aria sorniona, sapeva spostare la chiacchierata da un argomento all'altro, alla ricerca del terreno per qualche risata.
Più tardi andava a prendere il giornale. E poi a casa, nello “Studio alla vetrata”. Una stanzina con la porta a vetri affacciata all'orto. Leggeva qualche articolo, poi si dedicava alla storia contemporanea. La sua grande passione.
Questo era Sandro da pensionato. Così era da adolescente. Per il suo carattere sempre allegro si guadagnò l'appellativo di “Risata”.
Lo accompagnò per tutta la vita la capacità di assumersi grandi responsabilità e di scherzare. Di rapportarsi alla pari con tutti, in ogni contesto. Ed una grande generosità.
Di famiglia molto modesta, sostenne l'esame di ammissione e frequentò la scuola media. Quella del dopoguerra, con tre anni di latino che, prima della riforma del Governo Fanfani del 1962, era riservata ai figli delle famiglie benestanti. Poi andò a Ragioneria, anche se la sua propensione era per gli studi umanistici.
Si diplomò brillantemente e fu subito assunto dalla Cassa di Risparmio di Pisa. Diresse le sedi di Cascina, Livorno, Pontedera. Ovunque fu stimato per competenza, serietà, capacità organizzativa.
Appassionato di musica, fu per anni Presidente della Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Calci. La rinnovò profondamente e la portò al prestigio attuale.
Si interessava con passione delle vicende nazionali e locali. Di idee progressiste, era molto sensibile alle problematiche sociali. Ma non ebbe mai tessere di partito, perché non sopportava i lati peggiori della politica.
Nel 2009 fu sollecitato ad impegnarsi nell'Amministrazione comunale di Calci. Per cinque anni fu Assessore all'Urbanistica ed alle Attività produttive. Anche qui dimostrò la sua grande capacità di entrare al volo in logiche e problemi completamente nuovi.
Portò l'Ufficio turistico del Comune in Certosa, nella portineria del Museo di Storia naturale. Dislocò la Fiera di Sant'Ermolao su tre sedi. Il capoluogo, la Certosa, il “Parco delle fonderie”, col trenino che le collegava. Nel 2010 portò a Calci la mongolfiera. Furono edizioni memorabili.
Tirò su una bella famiglia. Affrontò con forza la tragedia della perdita di un figlio.
Un mese fa ci ha lasciato. Al bar, la mattina, c'è tristezza. Non c'è più l'allegria che Sandro sapeva portare. Dovunque è passato ha lasciato l'impronta. E un bel ricordo.
 

Fonte: Bruno Possenti
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