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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Visita guidata con Ilario Luperini
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Molina mon amour "Scalpiccii sotto i platani"
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Assemblea soci Coop.
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
A CHI INTERESSA LA DIFESA DEL LITORALE PISANO
PROGETTO DARSENA EUROPA

9/7/2020 - 23:11

PROGETTO DARSENA EUROPA: A CHI INTERESSA LA DIFESA DEL LITORALE PISANO
DA EROSIONE E INQUINAMENTO?
 
SI PROCEDA SUBITO CON LO STUDIO PROMESSO DAL COMUNE DI PISA,
ANCHE LA REGIONE FACCIA LA SUA PARTE.
 
Il progetto Darsena Europa a Livorno sta andando avanti, sono state effettuate le prime prove tecniche e simulazioni di manovra in mare mentre il Decreto Semplificazioni ha inserito tale opera tra quelle strategiche con conseguente finanziamento per la realizzazione. Nei prossimi mesi è atteso il progetto definitivo per la Valutazione di Impatto Ambientale.
 
Da anni, assieme a tante associazioni ambientaliste abbiamo segnalato la necessità di vigilare attentamente sui possibili effetti e conseguenze che questa grande opera potrebbe avere sul litorale pisano, in particolare per l’inquinamento del mare e l’erosione costiera.
 
Abbiamo sollecitato cittadini, Parco di San Rossore, Istituzioni locali perché si occupassero attentamente della tutela di una delle più Grandi Opere naturali del nostro territorio, ottenendo infine dal Comune di Pisa lo stanziamento in Bilancio di 30mila euro per uno studio indipendente di impatto ambientale.
 
Anche noi infatti, come l’Assessore all’Ambiente Filippo Bedini siamo perplessi e preoccupati dal fatto che l’incaricato allo studio di impatto ambientale sia il soggetto realizzatore dell’opera, concordiamo quindi con la scelta secondo noi saggia intrapresa dal Comune di Pisa, al quale chiediamo però conto dello stato di attuazione di questo studio del quale non si è avuta più notizia, lo consideriamo infatti sempre più utile e urgente.
 
Chiediamo invece al Parco di San Rossore quali misure ha finora intrapreso per svolgere il suo compito di garante del territorio, del paesaggio, della flora e della fauna del litorale pisano.
 
Ringraziamo comunque i tanti cittadini che in questi mesi ci hanno dimostrato attivamente il loro appoggio e interesse, anche attraverso la nostra petizione che ha superato le 300 adesioni ed è ancora attiva.
 
Ci rivolgiamo infine a tutti i nostri rappresentanti politici di qualsiasi schieramento: si attivino immediatamente per garantire la salvaguardia del nostro territorio da ogni possibile rischio, in questo la Regione Toscana ha un ruolo non secondario e deve fare la sua parte tutelando gli interessi di tutti territori in eguale misura e con la stessa attenzione, non vi devono nè possono esservi cittadini o paesaggi di serie a e altri di B.
 
                    ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA  - Franco Ferraro

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11/7/2020 - 12:38

AUTORE:
Giorgio Gentilini

Buongiorno, aggiungo un commento in quanto, ho scritto alcune pubblicazioni sulle cause dell’erosione costiera pisana. Un disastro ambientale che dura da quasi un secolo e mezzo sul litorale pisano. Solo comprendendo le vere cause che l’hanno prodotta si può riuscire a contrastarla efficacemente.

L’influenza delle dighe portuali livornesi, sull’erosione costiera pisana fu individuata da Livio Borghi nel 1970 (Il Borghi, era un tecnico del Comune di Pisa). Negli anni scorsi, ho analizzato il suo studio in modo approfondito e non lo condivido. Ho spiegato recentemente nel Forum, le mie osservazioni relative a questo studio, ed anche le vere cause dell’erosione costiera pisana, che sono tutt’altre.

La costruzione della Darsena Europa può essere contestata sulla convenienza economica della sua attività, quando entrerà in funzione: in Italia, esistono altri grandi porti (Genova -Trieste) che hanno maggiori movimenti commerciali, quindi maggiori possibilità di sviluppo nel campo dell’attività portuale. Il rischio è quello di costruire una struttura portuale sovradimensionata per il traffico marittimo commerciale e turistico regionale, impiegando una cifra consistente di denari pubblici, ovvero dei contribuenti italiani.

Ritengo invece, che sia marginale il rischio dell’erosione costiera sul litorale pisano, per la sua definitiva realizzazione. Rimane comunque il fatto che la Darsena Europa ha una inclinazione accentuata rispetto alla linea costiera, che potrebbe modificare le correnti marine presenti davanti al litorale pisano.

Questa modifica delle correnti marine, favorirebbe lo spostamento delle sabbie dei fondali litoranei verso la costa pisana, in presenza del vento dominante di libeccio, mentre nel caso di presenza di vento di maestrale (che comunque ha intensità inferiore), si opererebbe lo spostamento delle sabbie in direzione opposta. Occorre precisare, che esiste una corrente marina predominante diretta da Sud verso Nord, che quindi riequilibra la situazione.

L’erosione accentuata della spiaggia del Calambrone si è presentata nel 2004, in occasione della realizzazione poco distante, della vasca di colmata delle sabbie inquinate scavate dal porto di Livorno. La modifica delle correnti litoranee, ha prodotto la corrosione dei fondali e con le mareggiate, si è manifestata la conseguente erosione costiera. Un evento transitorio, che è cessato nel tempo, con il riequilibrio delle profondità dei fondali.

Al presente, il pennello del canale scolmatore sembra favorire una certa espansione di questa spiaggia. Espansione che deriva dall’apporto sedimentario che giunge in questa zona dalla foce dell’Arno. Le piene del Canale Scolmatore, potrebbero produrre però, per la corrente intensa in una piena, l’erosione del litorale, analogamente a quanto accade a Boccadarno, durante le piene del fiume.

Il prof. Milano, docente al Dipartimento di Idraulica dell’Università, che ho contattato negli scorsi mesi, ha escluso anche la possibilità di effettuare prove su modello, perché, data l’enorme superficie da riprodurre, sarebbe stato necessario disporre di una vasca marittima di dimensioni tali che non ne esistono in nessun laboratorio italiano ed estero, almeno se si vuole rappresentare il fenomeno in scala tale da ottenere risultati sufficientemente attendibili.

Giorgio Gentilini