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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Umberto Mosso‎
DAL NAZZARENO AL NAZZA…MENO?

16/7/2020 - 18:56

DAL NAZZARENO AL NAZZA…MENO?

 

Ci avete fatto caso che basta che Renzi guardi, che so, un ombrello, magari solo per curiosità, e tutta la banda della politica politicante corre a procurarsi un ombrello?

Non sanno a cosa gli possa servire, ma sanno che se un ombrello fa parte di una idea di Renzi sicuramente sarà utile a loro possederne uno, per poter dire, prima, che l’ombrello non serve, poi, che comunque il loro ombrello è più bello e più grande. Vanno avanti così da un anno.Con Berlusconi D’Alema ci mangiò la crostata, Bersani ci ha fatto un governo insieme, adesso Prodi, la vestale dell’Ulivo, Epifani, in avanscoperta dalla sinistra dura e pura e perfino De Benedetti, al quale il cavaliere “sfilò” malamente la Mondadori, corteggiano Berlusconi.

 

Si è ricompattata la gang del No al referendum costituzionale del 2016, quelli dell’antiberlusconismo giudiziario, che ha fatto trionfare il cavaliere per quasi venti anni. Quelli ai quali piaceva quel modello di alternanza di facciata che garantiva continuità a tutti loro che, comunque collocati in maggioranza o minoranza, mantenevano sempre una parte in commedia e la presenza quotidiana in TV. Solo quello contava.

Oggi, a “sinistra”, nessuno grida allo scandalo come fù per il fantomatico patto del Nazareno, che era solo la ricerca di un accordo alla luce del sole per una nuova legge elettorale, come richiesto dal Presidente della Repubblica all’atto del varo del governo Renzi. L’invito fu rivolto a tutti, rispose solo Berlusconi.

Gli altri preparavano la forca al loro stesso governo favorendo, così, la vittoria di sovranisti e populisti.

Nelle condizioni di oggi, con la crisi economica che incombe, l’idea di spaccare la destra e sfilarle Berlusconi va considerata. Il punto è che da quella combriccola di incapaci ci si possono aspettare solo pasticci ad alto costo politico. La sudditanza psicopolitica di certa gente verso Renzi è patetica e allappa come un cachi acerbo.

Ma soprattutto gli esiti che procurano sono deludenti, come il sapore del surrogato di cioccolato che distribuiva la Poa negli anni ’50 ai poveri. Dal Nazzareno al Nazza…meno.

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