Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Il nuovo Ponte sul Polcevera si poggia al suolo tramite snelle pile in cemento armato a sezione ellittica di 4 metri per 9,5 metri, ed è sorretto da 18 pile con un passo costante di 50 metri (ad eccezione delle tre campate centrali) che, attraversando il torrente e le aree ferroviarie, hanno un passo di 100 metri.
Il viadotto ha una sezione curva, alta complessivamente 4.80 metri in mezzeria, realizzata con una struttura mista acciaio-calcestruzzo. La parte in acciaio dell’impalcato è costituita da tre conci trasversali, realizzati con lamiere di differenti spessori. Lungo entrambi i lati del ponte è presente la barriera protettiva anticaduta ed antivento alta 2.50 metri.
Un altro elemento caratterizzante è la presenza di pannelli fotovoltaici posti sul bordo dell’impalcato per tutto il suo sviluppo. La captazione della luce solare tramite i pannelli permette al ponte di produrre l’energia necessaria per il funzionamento notturno e diurno di tutti i suoi sistemi, come l’illuminazione, la sensoristica e gli impianti.
(Il team di Renzo Piano che ha lavorato sul progetto del Nuovo Ponte di Genova)
“Il nuovo Ponte dovrà essere semplice e parsimonioso, ma non banale. Sembrerà una nave ormeggiata nella valle; un ponte in acciaio chiaro e luminoso. Di giorno rifletterà la luce del sole ed assorbirà energia solare e di notte la restituirà. Sarà un ponte sobrio, nel rispetto del carattere dei genovesi”.
Renzo Piano