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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . mondo è paese. Ieri Marine Le Pen è stata .....
Volevo farlo poi però ho pensato che era meglio piantare .....
Vai a seminar patate così per la festa di maggio c'hai .....
Ci dicono che Putin e la Russia vogliono invadere l'Europa. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Un nuovo virus.

3/8/2020 - 22:21


 

È il virus della Bellezza, il virus della Natura, il virus di Bocca di Serchio!


“l’analisi della sindrome di Stendhal ha messo in evidenza le complesse interazioni psicosomatiche che possono attivarsi in alcuni individui, con particolari condizioni psichiche predisponenti, quando il contesto ambientale favorisce gli aspetti di sradicamento rispetto alle proprie abitudini di vita. La Bellezza e l’opera d’arte sono in grado di colpire gli stati profondi della mente del fruitore e di far ritornare a galla situazioni e strutture che normalmente sono rimosse”.
Questo scrisse Graziella Margherini, responsabile del servizio per la salute mentale dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Firenze, che nel 1979 pubblicò un libro La sindrome di Stendhal. Il malessere del viaggiatore di fronte alla grandezza dell’arte.

 
Stendhal era francese,  questi sono svizzeri, non importa,   per loro l’arte è quella che hanno trovata a Bocca di Serchio, ma la sindrome è la stessa.

Leggo e rileggo le odi del Vate e in special modo Alcyone dove vi è “Bocca di Serchio” che termina così:


Scendi dal tuo cavallo, Ardi.

Ecco il fiume, ecco il nato dei monti. Oh meraviglia!

Ei porta in bocca l’adunata sabbia

fatta come la foglia dell’alloro.

T’offriamo questi giovini cavalli,

o Serchio, anche t’offriamo i nostri corpi

ov’è chiuso il calor meridiano.
Anelammo d’amore per trovarti!

Sgorgar parea che tu dovessi, o fiume,

dal nostro petto come un sùbito inno.

Dio tu sei, dio tu sei; noi siam mortali.

Ma fenderemo la tua forza pura.

La più gran gioia è sempre all’altra riva.


E noi questa gioia, questo virus Bocca 19, l’abbiamo congenita.

 

p.s. 19 sta per 1942, il mio anno di nascita.

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