Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Come da bollettino, dopo le 19 di ieri sera, “è arrivata la bufera, è arrivato il temporale, chi sta bene e chi sta male” come cantava Rascel settant’anni fa.
Prima al largo di Livorno, all’incirca 20 e 15 dietro grossi nuvoloni, si sono accesi i riflettori, poi seguiti da quelli verso Spezia fino alle 21 per spostarsi verso le Apuane e avvicinarsi a noi alle 21,45 causando un forte vento e uno scroscio d’acqua. Uno spettacolo atmosferico incredibile, un temporale che non potevo perdere sebbene con la rima ”male”!
Un lampo ogni secondo, a volte di più ma a volte tre o quattro insieme, dall’alto in basso o dal basso all’alto, da destra a sinistra e viceversa, più di cinquemila, clic clic e clic! ma…
Avevo usato il tele spinto per fare una foto alla luna, ma la luna la vedo tutte le sere, i lampi no, non potevo usare il mirino perché sudavo e si appannava tutto, rimaneva lo schermo ma se guardavo quello non guardavo il cielo, quindi spostavo la macchina verso l’alto calcolando l’inclinazione.
Ma o chiorba, il tele vede una piccolissima porzione di cielo, non tutto!
Me ne sono accorto tardi, ero incazzato nero come il temporale, ho messo il grandangolo, ho fatto le ultime a casaccio e sono rientrato maledicendo la mia sbadataggine. Volevo condividere con voi quelle luci, ma ero così teso che non ho neanche guardato il risultato.
Stamani sì e mi compiaccio con me!
Ecco il gran finale!