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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
ANPI Toscana
Le risposte dei candidati alla Presidenza della Giunta regionale della Toscana all'appello dell'ANPI

15/9/2020 - 19:10

 Le risposte dei candidati alla Presidenza della Giunta regionale della Toscana all'appello dell'ANPI


In previsione della prossima scadenza elettorale, il Coordinamento regionale ANPI ha rivolto ai candidati alla Presidenza della Giunta regionale un appello con richiesta di impegno a riconoscersi nei principi ispiratori dello Statuto, a perseguire le finalità della L.R. 38/2002, a continuare e potenziare tutte le iniziative degli anni precedenti (ad iniziare dal Treno della  Memoria e dall'Osservatorio sui neofascismi e razzismi), ad attivarsi per la promozione di un tavolo per l'applicazione omogenea del protocollo che lega l'ANPI ed il Ministero dell'Istruzione.
Ad oggi, hanno aderito all'appello, in ordine cronologico:

- Tiziana Vigni:
Gentilissima delegazione dell'ANPI Toscana,vi ringrazio per l'occasione che mi date per dichiarare la mia totale adesione agli ideali della Resistenza e dell'antifascismo.Qualora dovessi trovarmi a guidare questa regione, troverei in voi i depositari di una tra le più nobili memorie del nostro passato, che ha la necessità di essere mantenuta viva soprattutto in questo momento storico in cui le piaghe del fascismo e del razzismo hanno indossato le vesti del politico di grido che non si vergogna a fomentare sentimenti sordidi e violenti.Per questo mi impegno a rispettare ognuno dei punti da voi proposti.Con l'augurio che anche gli altri facciano lo stesso, Vi saluto e Vi stringo calorosamente la mano.

- Tommaso Fattori:
Il 5 settembre 1938 nella tenuta di San Rossore a Pisa, Re Vittorio Emanuele III firmò le leggi razziali, che codificarono in norma una tesi sostenuta da numerosi cattedratici italiani dell'epoca che al regime fascista avevano prestato giuramento di fedeltà. Con quell’atto iniziò la discriminazione degli ebrei da parte dello Stato italiano, che nel giro di qualche anno portò alla loro persecuzione, deportazione e sterminio. Le università furono coinvolte e, spesso, complici di questo processo. Solo nell'Ateneo di Pisa furono espulsi venti docenti e quasi trecento studenti e fu impedita l'iscrizione degli studenti ebrei negli anni successivi al 1938.Eppure resta diffuso l'immaginario di un fascismo bonario. Le leggi razziali del trentotto? Un tributo dovuto all'alleato nazista, qualcosa di estraneo al fascismo. Ma quelle leggi furono precedute dal censimento razzista degli ebrei italianie dai crimini e dal sistematico razzismo nelle colonie, compresa l'obliata legge contro il madamato per impedire l' “imbastadimento” del puro sangue italiano.La rimozione del nostro recente passato significa che quando si evocano le ruspe in un campo Rom non si vede alcuna relazione con il razzismo coloniale, nè con le leggi razziali. Le azioni del presente sono come sospese nel nulla.Ecco perché oggi ho sottoscritto convintamente l’appello che l’ANPI regionale che chiede di:• riconoscersi nei principi ispiratori del loro Statuto• perseguire le finalità della Legge Regionale 38/2002 (Norme in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo e della Resistenza e di promozione di una cultura di libertà, democrazia, pace e collaborazione tra i popoli)• continuare e potenziare tutte le iniziative degli anni precedenti, ad iniziare dal Treno della Memoria e dall’Osservatorio sui neofascismi e i razzismi• attivarsi per la promozione di un accordo di collaborazione tra Ufficio Scolastico Regionale, Coordinamento regionale Anpi, Università di Firenze, di Pisa, di Siena, Istituti di alta istruzione universitaria quali la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore “Sant’Anna”, l’Università per stranieri di Siena, Istituti Storici della Resistenza e dell’Età contemporanea della Toscana, indispensabile per rendere possibile l’applicazione omogenea su tutto il territorio regionale del protocollo di oggetto “Offrire alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado un sostegno alla formazione storica, dalla documentazione alla ricerca, per lo sviluppo di un modello di cittadinanza attiva”, che lega Anpi e Ministero dell’Istruzione.

- Eugenio Giani:
Eugenio Giani sottoscrive l’appello di Anpi Toscana e ringrazia tutti per l’impegno.

- Irene Galletti:
LA MEMORIA DA COLTIVARE SUL CAMPO

Esistono valori che non sono negoziabili. Valori che costituiscono la base sulla quale, nel corso dei decenni, si è costruita e sviluppata una comunità. L’antifascismo è il principale di questi valori. Un punto fermo, che in casa mia è entrato attraverso la testimonianza diretta di mio nonno che, come moltissimi nonni dei toscani della mia generazione, dopo l’8 settembre del ‘43 ha imbracciato ilfucile per unirsi alla Resistenza.Le storie di quei mesi hanno accompagnato le cene a casa mia per buona parte della mia infanzia e gioventù: un regalo immenso di cui sono sempre stata orgogliosa e che ha contribuito a rendermi la persona che sono oggi.Ora che i testimoni diretti di quella stagione stanno diventando sempre meno, tuttavia, la memoria si fa più labile, lasciando ampio spazio a revisionismi e a una sottocultura fascista che troppo facilmente trova sponde politiche, anche all’interno del Parlamento.Contro questa deriva, amplificata e sdoganata dai social network, l’unico antidoto è la memoria.Che deve essere coltivata sul campo attraverso l’esperienza diretta. L‘esperienza de “Il treno della Memoria” è forse uno dei progetti più affascinanti e meritevoli messi in campo dalla Regione Toscana negli ultimi anni. Ma non basta. Se vogliamo costruire un argine per metterci al riparo dal revisionismo che sta colpendo prima di tutto la lotta partigiana, i simboli non bastano più. Servono progetti scolastici ad hoc: abbiamo la fortuna di vivere a due passi da quell’appennino tosco-emiliano, teatro dei principali episodi di quella guerra di liberazione che in troppi oggi stanno tentando di riscrivere. Io credo che la Regione dovrebbe finanziare progetti culturali pensati per riscoprire e valorizzare quei territori, creando veri e propri percorsi partigiani per far vivere ai nostri ragazzi un’esperienza forte e diretta quanto quella di Aushwitz e Birkenau.Alla luce di quanto premesso, non ho alcun tentennamento nel garantire a Lei, coordinatore di Anpi Toscana, e all’associazione tutta, la piena disponibilità a sottoscrivere i punti da Voi redatti per la tutela della memoria e la valorizzazione dei luoghi e dei monumenti simbolo della Resistenza partigiana. Confermando il mio impegno a fare tutto il possibile affinché l’esercizio della memoria diventi parte integrante del piano di offerta formativa delle scuole della Toscana.In fede.


- Salvatore Catello:L'antifascismo è elemento fondante dell'essere comunisti.
Aderiamo convintamente all'appello lanciato da Bruno Possenti e da ANPI Toscana e assumiamo tutti gli impegni contenuti nel documento. La Toscana è e resterà antifascista. W i Partigiani!

Bruno Possenti
Coordinatore regionale ANPI Toscana














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