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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di - Mazzarri (Lista Boggi Sindaco)
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per Fiab Pisa
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Di Umberto Mosso
Il si del "cucuzzaro"

19/9/2020 - 8:02


IL SI DEL "CUCUZZARO".

In politica si può passare dallo sconforto alla pena? Certi argomenti del Sì, decisamente sconfortanti per il livello di forzatura conformista che dimostrano, quando sono espressi da persone serie, ce ne sono anche su quel crinale, suscitano un profondo sentimento di pena per chi vedi costretto ad arrancare per risalire la scoscesa della contingenza politica bassa.

Sfrondati dalle balle, sui numeri, sui risparmi, sull’efficienza, è penoso ascoltare la massa di condizionali accettati senza condizioni, le affermazioni ipotetiche proposte come dati di fatto, la storia reinterpretata in modo ottuso.

Due esempi penosi su tutti:

“Il taglio può innescare un cambiamento utile”, dicono, ma in quel “può” ci sono, contemporaneamente, un atto di fede nei confronti del mondo politico che stanno sfiduciando e la resa a una presunta impossibilità di cambiare le cose per via razionale. E si perdono in ammissioni arzigogolate sul fatto che “poi il taglio andrà corredato da altri passaggi" che nessuno conosce “prima.

“Siamo storicamente per la riduzione dei parlamentari”, sostengono poveramente, come se il “quanto” sia una condizione prioritaria, una variabile indipendente dal “come” e dal “quando”, che sono requisiti fondamentali per qualsiasi scelta politica che abbia un serio “perché” e non sia condotta con le regole del gioco del cucuzzaro. E quanti sennò? sembrano chiederti i sostenitori del Sì, con l’aria sempre più mesta di chi sa, in cuor suo, di dover sostenere l’insostenibile.   

Un fatto è certo, se vince il NO non ci sarà alcuna difficoltà per la stabilità del governo, se vince il Sì ci saranno grandi problemi per il funzionamento della democrazia nel rispetto della Costituzione.

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19/9/2020 - 12:39

AUTORE:
ci passo tutti i giorni

Se vince il No non cambia nulla, se vince il Si comincia a cambiare qualcosa. E' poco ? Forse si, però è un inizio. In Italia le riforme vengono fatte passo a passo.